Nel mondo dell’atletica, una notizia scuote le fondamenta della maratona femminile: la detentrice del record mondiale, la keniana Ruth Chepngetich, si è auto-sospesa in seguito a un sospetto di violazione delle normative antidoping. La notizia, emersa giovedì 17 luglio, è stata diffusa tramite un comunicato dell’Athletics Integrity Unit (AIU), gettando un’ombra sulla carriera di una delle atlete più celebrate del momento.
La Sostanza Incriminata e la Sospensione Volontaria
Secondo quanto riportato, l’atleta sarebbe risultata positiva all’idroclorotiazide in un test effettuato lo scorso 14 marzo. L’idroclorotiazide è un diuretico comunemente utilizzato per trattare la ritenzione idrica e l’ipertensione, ma è anche noto per la sua capacità di mascherare l’uso di altre sostanze proibite nelle urine.
Nonostante non fosse ancora stata intrapresa alcuna azione ufficiale da parte degli organi competenti al momento della notifica della positività, Chepngetich ha scelto di optare per una sospensione volontaria. Questa decisione spiega anche la sua assenza, in precedenza non giustificata, alla recente Maratona di Londra, un forfait che aveva già destato non poche perplessità tra gli addetti ai lavori e i fan. La sospensione volontaria è una mossa che, pur non ammettendo la colpevolezza, permette all’atleta di collaborare con le indagini e, in alcuni casi, di ottenere una riduzione della pena in caso di successiva condanna.
Un Record Storico Non a Rischio (Per Ora)
È importante ricordare che Ruth Chepngetich ha scritto una pagina indelebile nella storia della maratona femminile nell’autunno del 2024. Alla Maratona di Chicago, è diventata la prima donna a infrangere il muro delle due ore e dieci minuti, tagliando il traguardo con un incredibile tempo di 2 ore, 9 minuti e 56 secondi.
Un aspetto cruciale da sottolineare è che, anche in caso di conferma della violazione e successiva condanna, il record mondiale stabilito a Chicago non verrebbe cancellato. Questo perché il rilevamento della sostanza incriminata è avvenuto in una data successiva alla performance da record. La normativa antidoping prevede che solo i risultati ottenuti dopo la data del prelievo del campione positivo possano essere annullati.
Prospettive Future: Una Squalifica di Due Anni?
Se le indagini dovessero confermare la violazione antidoping, la squalifica per Ruth Chepngetich potrebbe essere di due anni. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che al momento si tratta solo di ipotesi e speculazioni. Il processo investigativo è ancora in corso e, come sempre in questi casi, è necessario attendere le conclusioni ufficiali degli organi competenti prima di saltare a conclusioni affrettate.
La notizia di questa auto-sospensione mette in evidenza la continua battaglia contro il doping nel mondo dello sport e l’impegno dell’AIU nel garantire l’integrità delle competizioni. L’attesa è ora per gli sviluppi futuri di questa vicenda, che certamente terrà con il fiato sospeso il mondo dell’atletica.

