STOCCOLMA, Svezia – Il rientro nel circuito di Matteo Berrettini prosegue con segnali sempre più incoraggianti. Nel primo turno dell’ATP 250 di Stoccolma, il romano ha superato agevolmente il derby italiano contro il giovane connazionale Giulio Zeppieri, imponendosi con un netto 6−4,6−2.
Questa è la seconda vittoria per Berrettini al rientro dopo la lunga pausa post-Wimbledon, un successo che cementa la fiducia e lo proietta agli ottavi di finale, dove affronterà un ostacolo di spessore: il francese Ugo Humbert, testa di serie numero quattro del torneo. La sfida contro Zeppieri ha offerto un’ottima cartina tornasole per valutare la ritrovata solidità del Martello italiano, specialmente nei momenti chiave.
Primo Set: l’equilibrio spezzato dalla tenacia
L’inizio del match ha visto un Berrettini subito aggressivo. Il romano (n∘61 ATP) ha strappato il servizio a Zeppieri ai vantaggi, consolidando immediatamente il vantaggio per il 2−0 con il suo potente diritto inside-out.
Tuttavia, Zeppieri è entrato progressivamente in partita, dimostrando carattere. Non solo ha accorciato sul 2−1, ma ha immediatamente recuperato il break di svantaggio, approfittando della seconda occasione concessagli dal rivale per impattare sul 2−2. Addirittura, salvando una palla break, il classe 2001 è riuscito a effettuare il sorpasso sul 3−2.
Da lì in poi, la sfida si è cristallizzata sul rispetto dei turni di battuta, un equilibrio che Berrettini ha rotto con l’esperienza del campione. Il momento decisivo è arrivato nel nono gioco: il romano ha strappato nuovamente il servizio a Zeppieri per il 5−4, capitalizzando un errore di diritto del rivale.
La vera prova di forza, però, è arrivata nel gioco finale del set. Berrettini, chiamato a servire per chiudere, ha dovuto annullare ben quattro palle del possibile 5−5, dimostrando una notevole tenuta mentale. Ha siglato il 6−4 con una micidiale accelerazione di diritto, incanalando il set dalla sua parte dopo un’intensa battaglia.
Secondo Set: il martello ritrovato
La seconda frazione ha visto una crescita esponenziale della prestazione di Berrettini. Dopo che i due contendenti hanno tenuto i rispettivi servizi (1−1), il break che ha rotto l’equilibrio è arrivato nel quinto gioco. Alla terza opportunità, Berrettini ha forzato l’errore di rovescio di Zeppieri, conquistando il cruciale 3−2 e consolidando rapidamente il vantaggio sul 4−2.
Il 2021 finalista di Wimbledon ha iniziato a pressare l’avversario con maggiore continuità e potenza, spingendolo costantemente al limite. Berrettini ha sfruttato gli errori di Zeppieri per strappare un secondo break per il 5−2.
Il copione era ormai scritto. Il romano ha chiuso i conti con l’autorità di chi è tornato ad avere fiducia nel proprio corpo e nei propri colpi, sigillando il definitivo 6−2 con un ace.
Le statistiche: una vittoria al servizio
Le statistiche finali del match premiano la solidità di Berrettini. Pur avendo messo in campo solo il 54% di prime palle, il romano è stato devastante quando la prima entrava, vincendo un impressionante 79% dei punti con essa. Anche sulla seconda palla ha mostrato maggiore efficacia (46% contro il 40% di Zeppieri).
Berrettini ha chiuso la sua prova con sei ace e solo due doppi falli. Il computo totale dei punti premia il romano per 61 a 50, a testimonianza di una vittoria meritata e, soprattutto, gestita con intelligenza tattica.
Agli ottavi, l’incrocio con il mancino francese Ugo Humbert (n∘4 del seeding) sarà il prossimo, severo banco di prova per misurare le ambizioni di Berrettini in questo finale di stagione.

