STOCCOLMA, Svezia – Nessuna sorpresa, ma molta autorità. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, accreditati della testa di serie numero uno del torneo di doppio all’ATP 250 di Stoccolma, hanno iniziato la loro avventura con una vittoria pulita e convincente. La coppia azzurra ha sconfitto i padroni di casa svedesi, la wild card composta da Erik Grevelius e Adam Heinonen, con il punteggio di 6−3,6−4 in un’ora e tredici minuti di gioco.
Nonostante un avvio in cui gli svedesi hanno tentato di resistere con le unghie, la superiorità tecnica degli italiani è emersa prepotentemente. Bolelli e Vavassori hanno amministrato la partita con il loro marchio di fabbrica: un servizio solido e una capacità tattica superiore.
Primo Set: la forza del Deciding Point
La prima frazione è stata contrassegnata da una lotta accesa sui game iniziali, con entrambi i team impegnati a difendere il servizio. I break point fioccavano: gli Azzurri ne hanno sprecati due nel secondo game, mentre nel terzo sono stati gli svedesi a mancare la conversione al deciding point.
La svolta è arrivata nel momento in cui l’esperienza della coppia italiana ha fatto la differenza. Dopo aver tenuto il servizio al punto decisivo nel settimo game, Bolelli e Vavassori hanno finalmente trovato lo strappo nel game successivo, sfruttando l’occasione cruciale per rubare il servizio e portarsi sul 5−3. Chiudendo poi il set a zero con la propria battuta, hanno archiviato la prima frazione sul 6−3 in 33 minuti.
Secondo Set: break veloce e dominio alla battuta
Nel secondo set, il copione si è ripetuto, ma con una realizzazione più immediata da parte degli italiani. Nonostante tre break point mancati in apertura, Bolelli e Vavassori hanno affondato il colpo nel terzo game. Dopo essersi procurati altre tre occasioni, hanno tolto il servizio ai padroni di casa ancora una volta al punto decisivo.
Questo break ha spianato la strada. Sul 2−1, la coppia italiana ha messo in mostra una difesa del servizio impeccabile, concedendo agli avversari appena due punti complessivi nei successivi quattro turni di battuta. La superiorità alla battuta ha permesso loro di servire per il match sul 5−4. Tenendo a trenta, gli Azzurri hanno conquistato i quarti di finale con un 6−4 in 40 minuti.
Statistiche da Powerhouse: la prima palla
Le statistiche finali del match confermano il dominio totale degli Azzurri. Nonostante l’impressionante numero di 12 palle break generate, ne sono bastate solo due convertite per garantire il successo. La loro vera arma è stata l’efficacia difensiva: Bolelli e Vavassori hanno annullato entrambe le occasioni di break concesse agli svedesi.
Il dato più eclatante è la resa con la prima di servizio, chiusa con un formidabile 86% di efficacia, un muro invalicabile rispetto al 59% dei rivali. Il computo totale dei punti (60 a 45) è una chiara testimonianza della differenza in campo.
Prossimo ostacolo: Müller/Kecmanović
Bolelli e Vavassori torneranno in campo domani nei quarti di finale per affrontare la coppia formata dal francese Alexandre Müller e dal serbo Miomir Kecmanović.

