STOCCOLMA, Svezia – Nessun passo falso per Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese (n.47 del ranking) ha archiviato con successo il suo debutto nel torneo ATP 250 di Stoccolma, superando il britannico Arthur Fery (n.221 ATP) con un punteggio netto di 6−4,6−2. In appena un’ora e 37 minuti di gioco, l’azzurro ha imposto la sua legge, sfruttando al meglio la sua arma distintiva: la micidiale combinazione servizio-dritto.
La vittoria regala a Sonego l’accesso ai quarti di finale, dove incrocerà le racchette con l’americano Aleksandar Kovacevic, approdato al turno successivo grazie al ritiro dell’argentino Camilo Ugo Carabelli.
Primo Set: l’attesa e lo squillo al fotofinish
La prima frazione di gioco ha visto Sonego gestire con grande autorevolezza i propri turni di battuta, concentrando la sua aggressività soprattutto in risposta. Nonostante qualche imprecisione dal lato del rovescio, il dritto dell’italiano ha funzionato a meraviglia, mettendo costantemente sotto pressione il giovane avversario.
Sonego ha avuto le prime occasioni di break nel terzo game, ma è stato risoluto solo nel momento cruciale: il nono game. Qui, ha convertito la sua opportunità, realizzando lo strappo decisivo. Servendo per il set sul 5−4, il torinese non ha concesso alcuna chance a Fery, sigillando la frazione sul 6−4 e dimostrando grande lucidità nei momenti chiave.
Secondo Set: il martello Azzurro non perdona
Il secondo parziale è stato un monologo italiano, sintomo della crescente fiducia di Sonego e della difficoltà di Fery nel sostenere la potenza da fondo campo. L’azzurro ha pigiato sull’acceleratore, strappando il servizio al britannico sia in apertura che nel terzo game, volando rapidamente sul 4−0.
Sonego ha condotto le danze con autorità, sfruttando la poca pesantezza di palla dell’avversario. Nonostante un piccolo passaggio a vuoto nel sesto game, in cui ha inaspettatamente ceduto il servizio, l’italiano ha immediatamente ristabilito le distanze. Nel settimo game, l’aggressività ritrovata in risposta gli ha permesso di ottenere un nuovo break e di chiudere poco dopo la partita sul 6−2.
Il fattore servizio: statistiche in crescita
Le statistiche finali del match confermano il predominio dell’azzurro al servizio, una componente vitale del suo gioco. Il classe ’95 ha messo a segno tre ace e ha registrato un’ottima percentuale di prime palle in campo (73%), vincendo un impressionante 74% dei punti con la prima battuta.
L’unico dato che richiederà attenzione in vista dei quarti è l’efficienza con la seconda palla (44%), ma la solidità generale ha garantito una vittoria senza troppi patemi. L’attesa è ora tutta per il prossimo turno contro Kovacevic, un altro duro test in preparazione per le sfide più impegnative del torneo.

