WINSTON-SALEM, North Carolina – Mentre l’aria di New York si fa sempre più elettrica in attesa dello US Open, il circuito ATP fa la sua ultima fermata ufficiale a Winston-Salem. Qui, nel cuore della North Carolina, non si gioca solo per un titolo, ma per qualcosa di molto più prezioso: la fiducia, la forma fisica e la certezza di aver trovato il ritmo giusto per affrontare il grande slam. La seconda giornata del torneo ha offerto uno spettacolo ricco di colpi di scena e ha confermato una sola, grande verità: in questo momento della stagione, tutto può accadere. E per l’Italia, c’è un motivo in più per sorridere.
Mattia Bellucci, la firma Azzurra: una partita di forza e precisione
La notizia più dolce per gli appassionati italiani arriva dalla vittoria di Mattia Bellucci. Il giovane azzurro, sceso in campo con la determinazione di chi non ha nulla da perdere, ha firmato un successo netto e convincente contro l’argentino Francisco Comesana. Il punteggio, 6-4 6-3, racconta di un match dominato con autorità, in cui Bellucci ha saputo imporre il proprio gioco e mostrare una maturità insolita per un giocatore del suo calibro. In un’ora e ventuno minuti, ha messo in campo solidità e precisione, dimostrando di aver trovato una forma fisica e mentale eccellente. La sua vittoria non è solo un semplice passaggio di turno, ma un segnale incoraggiante in vista degli impegni futuri.
L’ondata americana: le sorprese di Blanch e Dostanic
Ma la vera storia della giornata di Winston-Salem è stata l’ondata inaspettata di talento americano. Sui campi di casa, una nuova generazione di tennisti a stelle e strisce ha rubato la scena con imprese che hanno fatto tremare il tabellone. Il qualificato Darwin Blanch, ha firmato una delle sorprese più grandi, superando in due set il croato Borna Coric con un secco 6-4 7-6(5). La sua vittoria, frutto di un gioco aggressivo e di nervi saldi nei momenti cruciali, è un segnale di allarme per tutti. Non è stato da meno Stefan Dostanic, una wild card locale che ha estromesso l’australiano Aleksandar Vukic con un perentorio 6-4 6-2. La sua performance, un mix di potenza e intelligenza tattica, ha lasciato tutti a bocca aperta.
Cadono le Teste di Serie, le certezze si sfilacciano
L’imprevedibilità del tennis in questa fase della stagione ha mietuto anche una vittima illustre: il portoghese Nuno Borges, testa di serie numero 7, è stato clamorosamente eliminato al secondo turno dal polacco Kamil Majchrzak con un netto 6-1 6-3. La sua sconfitta, rapida e inaspettata, è il simbolo di quanto sia difficile trovare la giusta continuità e la giusta mentalità in questo finale di preparazione. Anche altri giocatori quotati hanno faticato o sono stati eliminati. La caduta di Borges ha aperto la strada a nuove possibilità e ha dimostrato che in questo torneo, non ci sono partite facili.
Le altre categorie: veterani in forma e giovani promesse
A completare il quadro di questa giornata ci sono state le solide prestazioni dei veterani e di altri giovani talenti. L’ungherese Marton Fucsovics, il cui gioco è sempre elegante e potente, ha superato senza problemi il francese Hugo Gaston con un doppio 6-3, dimostrando di essere in ottima forma. Il tennista americano Sebastian Korda, testa di serie numero 11, ha saputo imporsi con autorità sul ceco Vit Kopriva, firmando un successo netto e convincente per 6-3 6-4. Con lui, anche Aleksandar Kovacevic ha superato Filip Misolic in una battaglia di nervi, vincendo due tie-break consecutivi. L’argentino Mariano Navone ha eliminato l’indiano Dhakshineswar Suresh e l’australiano Christopher O’Connell ha regolato il russo Roman Safiullin.
La giornata di Winston-Salem ha offerto un mix di emozioni e sorprese, confermando che l’ultimo test prima di un grande slam è il più imprevedibile. Ora, con il primo e il secondo turno ormai alle spalle, il torneo entra nel vivo. E tutti gli occhi saranno puntati sugli atleti che hanno superato il primo ostacolo, con la speranza di vedere chi avrà la tempra e la determinazione per alzare il trofeo e presentarsi a New York con la giusta carica.

