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In un’atmosfera tesa e carica di aspettative, la squadra italiana di basket femminile si è confrontata con la Spagna in quello che si è rivelato un match dalle forti tinte difensive. Giocatosi a Inca, nelle Baleari, questo incontro ha visto le azzurre di Andrea Capobianco cedere davanti alle avversarie per 57-42. In tutto ciò, emerge una verità indiscutibile: né l’Italia né la Spagna sono riuscite a brillare in attacco, lasciando che fossero le robuste difese a dettare il ritmo della partita.

Difese impenetrabili e attacchi in difficoltà

Fin dai primi movimenti di palla, l’incontro si è dipinto come una battaglia dove far canestro sembrava un’impresa da eroi. Verona apre le marcature per l’Italia, seguita a ruota da Cubaj, ma la Spagna non tarda a rispondere, mostrando tuttavia una certa difficoltà nel trovare la via del canestro. Il primo quarto si chiude sul 9-8 per la Spagna, lasciando presagire una partita dove ogni punto sarebbe stato sudato e conquistato con fatica.

Tentativi di ripresa e strategie

Con il secondo tempo, il campo vede un leggero risveglio offensivo, segnalato dalla prima tripla della partita a opera di Vilarò per la Spagna. Nonostante brevi sprazzi di recupero da parte delle azzurre, le spagnole mantengono un margine stabile, merito anche di una maggiore presenza a rimbalzo. La pausa sembra non cambiare le carte in tavola, con l’Italia che tenta invano di recuperare, nonostante alcune buone giocate e l’impegno costante in difesa.

Lotta fino all’ultimo minuto

Il finale del match non altera significativamente la situazione. Nonostante alcuni lampi di brillantezza e il tentativo delle azzurre di rimontare, la Spagna riesce a mantenere e persino ad ampliare il distacco, chiudendo la partita con un vantaggio di 15 punti. Una sconfitta che non riflette integralmente l’andamento del gioco e la tenacia dimostrata dall’Italia, ma che sottolinea le difficoltà incontrate nell’affondare il colpo decisivo.

Performance individuali e di squadra

Analizzando le prestazioni individuali, si nota come nessuna giocatrice, né italiana né spagnola, sia riuscita a raggiungere la doppia cifra in termini di punti segnati, sintomo evidente della natura prevalentemente difensiva dell’incontro. Tra le fila italiane spicca Verona, con 9 punti, mentre per la Spagna è Etxarri a emergere come migliore realizzatrice, anch’essa con 9 punti. Le percentuali al tiro restano basse per entrambe le squadre, confermando la giornata no dal punto di vista offensivo.

Il confronto a Inca lascia quindi l’Italia a riflettere su come potenziare l’attacco senza perdere l’efficacia difensiva. D’altra parte, la Spagna, pur avendo portato a casa la vittoria, dovrà lavorare sulle proprie difficoltà nell’aggiungere punti alla propria causa. Per le azzurre di Capobianco, è tempo di analisi e di preparazione in vista dei prossimi impegni, con la speranza di trasformare le lezioni imparate in trionfi futuri.