ATENE, Grecia – La preparazione della nazionale italiana di basket per l’EuroBasket 2025 non è solo una storia di vittorie e trionfi. È anche un racconto fatto di sacrifici, di scelte dolorose e, a volte, di sogni infranti. La notizia della giornata, che si unisce al recente saluto a Luca Severini, è un addio che fa male: Stefano Tonut non farà parte della spedizione azzurra al torneo continentale. L’infortunio al gemello mediale della gamba destra ha emesso un verdetto crudele, costringendo il giocatore dell’Olimpia Milano a rinunciare a un’occasione che attendeva da tempo.
Il cuore spezzato di Tonut: l’addio di un guerriero
La decisione, sebbene nell’aria da giorni, ha colpito al cuore il gruppo azzurro. La diagnosi medica, purtroppo, non lasciava spazio a miracoli: i tempi di recupero erano incompatibili con l’inizio degli Europei, fissato per l’Italia il prossimo 28 agosto. Ma ciò che rende l’addio di Tonut una storia che va oltre la semplice cronaca sportiva è la sua ineguagliabile dedizione. Come ha sottolineato il CT Gianmarco Pozzecco, il giocatore ha voluto a ogni costo rimanere con la squadra, provando a stringere i denti e a superare l’ostacolo fisico con la pura forza di volontà. Un gesto che testimonia un attaccamento alla maglia che è raro vedere. La sua caparbietà e la sua volontà sono state l’esempio di un atleta che non vuole mai arrendersi, ma la realtà si è imposta, con la sua crudeltà, costringendolo a rinunciare. Le parole di Pozzecco, intrise di ammirazione e di profondo dispiacere, dipingono un quadro commovente: la squadra perde un pezzo importante, non solo per il suo talento, ma per il suo spirito combattivo.
Le scelte difficili di Pozzecco: il dramma del 14° uomo
L’addio di Tonut risolve solo parzialmente il difficile compito che attende il CT. Il roster azzurro, dopo questa uscita, conta ora 13 elementi. Ma per la lista definitiva dei convocati per EuroBasket 2025, uno di loro dovrà ancora lasciare il gruppo. È il dramma del “taglio” finale, il momento in cui l’allenatore deve decidere chi sarà l’ultimo a rinunciare al sogno continentale. Un compito ingrato, che mette a dura prova i nervi di tutti, e che si gioca su dettagli, sfumature e scelte tecniche. Le prossime amichevoli ad Atene contro Lettonia e Grecia non saranno solo un test per la squadra, ma un’ultima, decisiva audizione per i giocatori rimasti.
La corsa a tredici: chi lotta per l’ultimo posto?
La lista dei 13 che si preparano a volare in Grecia è un concentrato di talento, esperienza e gioventù. Ci sono i leader indiscussi, come Danilo Gallinari, che ha appena raggiunto il ritiro, e Simone Fontecchio, faro della squadra. Ci sono i pilastri, come Nicolò Melli, e le menti pensanti, come Marco Spissu e Alessandro Pajola. Poi ci sono i talenti emergenti, i volti nuovi che hanno il futuro in mano, come Matteo Spagnolo, Gabriele Procida, e Momo Diouf. E infine, ci sono gli atleti che si giocano tutto, quelli che sanno di essere sull’orlo del baratro. L’indiziato numero uno per l’ultima esclusione, almeno secondo gli addetti ai lavori, è Riccardo Rossato. Ma il basket, si sa, è uno sport in cui tutto può cambiare in un istante. E l’ultima parola spetterà solo al CT.
L’ultimo atto ad Atene: il torneo Acropolis come giudizio finale
La posta in gioco è altissima. Ad Atene, l’Italbasket affronterà due avversarie di spessore: la Lettonia il 21 agosto e la Grecia il 22. Questi non sono semplici test, ma le prove definitive per un gruppo che cerca la sua identità finale. Ogni azione, ogni minuto in campo, ogni singola palla sarà un’occasione per mettersi in mostra e convincere il coach. La pressione è alle stelle, ma è proprio in questi momenti che si forgiano i veri campioni. L’addio di Stefano Tonut è il triste preludio a un finale di preparazione che si preannuncia tesissimo e ricco di emozioni, con un solo verdetto che attende di essere emesso.

