Nella storica città di Boston, la maratona omonima che celebra il Patriot’s Day ha vissuto una giornata epica, con la 129ma edizione che si è rivelata un crocevia di emozioni, sforzi titanici e nuovi record. La competizione, una delle sei Major marathons a livello mondiale, non ha tradito le aspettative degli appassionati dell’atletica, regalando momenti indimenticabili e prestazioni che entreranno nella storia.
Un nuovo record femminile
La gara femminile è stata teatro di un evento straordinario: Sharon Lokedi ha stabilito un nuovo record del percorso conquistando la vittoria con il tempo di 2h17:22. Questo risultato ha spazzato via il precedente primato di 2h18:57, appartenente a Rita Jeptoo dal 2014. La prestazione di Lokedi è un simbolo dell’evoluzione e della crescente competitività nel mondo della maratona femminile. La sua vittoria sofferta, ottenuta superando nell’ultimo sprint la connazionale Hellen Obiri, ha aggiunto ulteriore dramma ed eccitazione. Obiri, che si giocava una tripletta storica dopo i successi negli anni precedenti, ha terminato seconda per soli diciannove secondi, un distacco minimo dopo oltre due ore di gara. Sul terzo gradino del podio, Yalemzerf Yehualaw ha rappresentato orgogliosamente l’Etiopia, chiudendo con un tempo di 2h18:06.
Faccia a faccia maschile
Nella competizione maschile, John Korir ha segnato il suo nome tra i campioni della Boston Marathon, completando la corsa in 2h04:45. Un tempo di grande rilievo che ha visto il keniano trionfare in una contesa serrata, anticipando il tanzaniano Felix Simbu e il connazionale Cybrian Kotut, giunti secondo e terzo con tempi rispettivamente di 2h05:04 e poco dopo. Nota di merito per il miglior americano in gara, Conner Mantz, che si è posizionato immediatamente dietro il podio sfiorando l’impresa con un tempo di 2h05:08. Da registrare, invece, il ritiro del campione uscente Sisay Lemma, che ha dovuto abbandonare al 30° chilometro, aggiungendo un’imprevista svolta alla narrativa della gara.
Un evento di rilevanza globale
La Maratona di Boston continua a confermarsi non solo come uno degli appuntamenti più prestigiosi per gli atleti di fondo, ma anche come un momento di aggregazione culturale di rilevanza internazionale. La competizione, radicata nella tradizione sportiva mondiale e nel calendario patriottico americano, attira partecipanti e spettatori da ogni angolo del globo, celebrando lo spirito di resilienza, determinazione e comunità. La 129ma edizione, con i suoi momenti di gloria e le sue sfide, ha nuovamente dimostrato quanto il running sia capace di unire persone di diverse nazionalità in una festa dello sport e dell’umanità.
Resterà nella memoria degli appassionati la straordinaria capacità atletica e la tenacia dimostrate dai vincitori, i record infranti e le storie di chi ha attraversato la linea del traguardo. Ogni maratoneta, a modo suo, ha segnato la storia di questa leggendaria gara, continuando a ispirare gli amanti dello sport di tutto il mondo.