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«Le recenti drammatiche circostanze in Europa e nel mondo aprono domande impellenti – sottolineano gli organizzatori -. Dopo oltre due anni di pandemia e con la devastante guerra in Ucraina, che aiuto possiamo darci per affrontare con certezza e speranza il futuro? Il naturale desiderio di bene può poggiare solo sul ritorno indolore ad una rimpianta normalità o serve altro per ripartire? Questa poderosa sfida spinge a verificare come l’avvenimento cristiano sia risposta reale e corrispondente al cuore dell’uomo che anela alla pace e alla felicità». Per questo nuovamente la comunità di Comunione e Liberazione di Lugo, insieme ad Avsi (ai cui progetti saranno devolute le offerte), propone il presepe vivente, col patrocinio del Comune e il sostegno di aziende, associazioni, persone appassionate.
L’appuntamento per seguire ed immedesimarsi la nascita di Gesù di Nazareth prenderà le mosse dalle 16, quando il villaggio allestito si animerà con mestieri e mercato. Alle 17 la sacra rappresentazione, della quale tutti saranno “protagonisti”, nella dimensione immersiva pensata quest’anno. Il percorso è guidato da testi letti da Paolo e Gianni Parmiani, da canti del coro e da una testimonianza, per mostrare che ciascuno può essere “artigiano di pace” come ci esorta ad essere papa Francesco.

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