Fonte: Instagram: lorenzolodici https://www.instagram.com/p/DDupK2GxdQz/

BATUMI, Georgia – Si sono concluse a Batumi, in Georgia, le intense nove giornate dei Campionati Europei a Squadre di Scacchi, un evento che ha ribadito la forza delle potenze tradizionali e ha celebrato il ritorno al vertice di una storica nazionale. Il torneo 2025 sarà ricordato per il bis ucraino nella sezione Open e per il trionfo storico della Polonia nel torneo femminile, a vent’anni esatti dall’ultima volta.

Sezione Open: l’Ucraina fa il Bis

L’Ucraina ha riconfermato il successo del 2021 nella sezione Open, dimostrando una profondità e un’efficacia tattica impressionanti. Con un bilancio finale di 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, la squadra ha totalizzato 15 punti, superando sul podio l’Azerbaigian e la Serbia.

Il team ucraino si è presentato con un mix di esperienza e talenti emergenti. In prima scacchiera, la stella era l’ex Campione del Mondo FIDE Ruslan Ponomariov, affiancato da Andrei Volokitin e Anton Korobov (gli unici superstiti del trionfo precedente).

Gli Eroi Silenziosi: La vera chiave del successo, tuttavia, risiede nelle performance stellari dei giocatori delle scacchiere inferiori: Igor Kovalenko e Ihor Samunenkov. Questi due, operando spesso nell’ombra, sono stati i veri artefici del successo, realizzando performance ELO semplicemente stratosferiche: Kovalenko ha registrato un ELO performance di 2827 (nettamente superiore al suo 2669 di partenza), mentre Samunenkov ha raggiunto 2714 (partendo da 2568). Molti dei cruciali 2,5−1,5 finali per l’Ucraina sono arrivati proprio grazie alla loro incredibile costanza e capacità di vincere quando contava.

Sezione Femminile: la Polonia riscrive la storia dopo 20 anni

Il torneo femminile ha visto il clamoroso, e storico, ritorno al successo della Polonia. Con 16 punti frutto di 8 vittorie e 1 sola sconfitta, le polacche hanno messo in riga Ucraina e Germania.

Per la Polonia, questo trionfo arriva 20 anni esatti dopo l’ultima volta, a Göteborg 1994. Il team, composto da Alina Kashlinskaya, Aleksandra Maltsevskaya, Oliwia Kiolbasa, Monika Socko e Klaudia Kulon, ha dimostrato una resilienza unica. La squadra ha ceduto un solo match contro l’Ucraina, ma quest’ultima ha pagato caro ben quattro pareggi, non riuscendo a competere per il gradino più alto del podio.

Unica veterana di entrambi i successi è Monika Socko, testimone e protagonista di due epoche del volley scacchistico polacco.

Bilancio Italia: un 14° ed un 15° posto con luci e ombre

L’Italia conclude l’Europeo con un bilancio identico in entrambe le sezioni: un 15° posto nel torneo Open e un 14° posto nel femminile, entrambi con 10 punti totali (4 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte).

Open: tra sogni infranti e lo scoglio Francese

La squadra Open, composta da Luca Moroni, Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Lorenzo Lodici e Francesco Sonis, ha avuto un percorso altalenante. Dopo un solido 3−1 sull’Irlanda, gli azzurri sono stati fermati dalla Francia per 1,5−2,5, a causa della brillante vittoria del nuovo astro francese, Marc’Andria Maurizzi, contro Moroni. Seguono la vittoria su Georgia 2 e la sconfitta con la Spagna, dove la patta di Moroni con il mito Alexei Shirov è stata oscurata dalla sconfitta di Lodici.

La squadra ha mantenuto viva la speranza di una Top 10 con i pareggi con Svizzera e Moldavia, e le vittorie contro Austria (3−1) e Grecia (2,5−1,5). I sogni sono stati infranti all’ultimo turno dalla forte Romania (1,5−2,5) a causa della sconfitta decisiva di Sonis contro David Gavrilescu.

Femminile: Brunello in cattedra, Zito sfiora il colpo

Anche il team femminile (con Marina Brunello, Elena Sedina, Olga Zimina, Tea Gueci e Enrica Zito) ha seguito un percorso analogo. Dopo aver pagato la “tassa” Polonia all’esordio (1−3), sono arrivate la larga vittoria sulla Croazia (3,5−0,5) e i pareggi contro Spagna e Serbia.

Marina Brunello si è dimostrata il pilastro della squadra, con patte di prestigio contro la polacca Kashlinskaya e l’iraniana Sara Khadem, oltre alla vittoria sulla Campionessa Europea individuale Teodora Injac. Nonostante l’alternanza di risultati (sconfitta con Ungheria, vittoria su Belgio, sconfitta con Slovenia, vittoria su Lituania), l’Italia ha chiuso con un gran successo sull’Inghilterra (2,5−1,5), nuovamente impreziosito da Brunello, vittoriosa su Jovanka Houska.

Classifiche individuali: Lodici e Brunello brillano

A livello individuale, l’Italia ha ottenuto risultati che fanno ben sperare per il futuro:

  • Lorenzo Lodici è risultato il migliore della spedizione Open, classificandosi secondo in quarta scacchiera con una ELO performance di 2683. Questo risultato gli vale un guadagno di circa 12 punti ELO, un incremento significativo per il ranking mondiale.
  • Nel torneo femminile, Marina Brunello ha confermato la sua classe chiudendo all’ottavo posto assoluto in prima scacchiera, grazie a una performance da 2465.
  • Sempre nel femminile, Tea Gueci ha chiuso settima in quarta scacchiera con un performance di 2361, mentre l’intramontabile Olga Zimina ha sfiorato la Top 10 in terza scacchiera, classificandosi 11a con un performance di 2273.

Questi risultati individuali suggeriscono che, nonostante la posizione finale a metà classifica, la base italiana ha il potenziale per competere regolarmente ai massimi livelli continentali.