Con un rinnovamento radicale che ha messo in discussione le certezze di un tempo, la squadra delle Farfalle, rappresentante l’Italia nella ginnastica ritmica, ha affrontato i recenti Campionati Europei del 2025 con spirito di riscatto e l’obiettivo di mantenere alto il proprio prestigio internazionale. Dopo il commiato dalla storica Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani e l’arrivo di Mariela Pashalieva alla guida tecnica, le ginnaste azzurre hanno cercato di emergere nell’affollato panorama continentale, presentandosi a Tallinn, in Estonia, con la voglia di dimostrare che il passato glorioso può essere fondamento per un futuro di successi.
Ritorno in pedana
In Estonia, Chiara Badii, Sofia Sicignano, Laura Paris, Giulia Segatori, Alexandra Naclerio e Serena Ottaviani hanno rappresentato l’Italia in un contesto europeo di primo piano. L’avvio è stato promettente con un’esecuzione convincente negli esercizi con i cinque nastri che ha permesso alle Farfalle di ottenere un punteggio di 25.600. Tuttavia, la prova con i tre cerchi e le due palle ha rivelato delle difficoltà tecniche inaspettate: gli errori, inclusa la perdita degli attrezzi per tre volte, hanno portato a una penalizzazione significativa da parte della giuria, culminata in un punteggio di 20.800, ben al di sotto delle aspettative.
Una gara ad ostacoli
Questo passo falso ha gravemente compromesso le ambizioni delle azzurre, relegandole al quinto posto nel concorso generale con un totale di 46.400 punti. Un risultato che le tiene lontane dal podio in un evento internazionale, situazione che si è verificata solo raramente negli ultimi venti anni, ad eccezione del non partecipato 2020 per pandemia, del 2016 e del 2023. Nonostante la delusione, resta la prospettiva di riscatto nella finale di specialità con i cinque cerchi, consapevoli che ai Giochi Olimpici conta esclusivamente il concorso generale e che il cammino verso i mondiali di Rio de Janeiro è ancora lungo, ma ricco di possibilità di redenzione.
Tra le nazionali, la sorpresa Spagna
Sullo sfondo di questa edizione degli Europei spicca il trionfo della Spagna, che dopo 33 anni riesce a riconquistare il gradino più alto del podio grazie a prestazioni eccezionali che le hanno permesso di totalizzare 53.800 punti. Dietro di lei, Israele e una sorprendente Ungheria hanno dimostrato che il panorama europeo della ginnastica ritmica è più competitivo che mai. Nota di merito per la squadra estone, che di fronte al proprio pubblico ha saputo conquistare una meritoria quarta posizione, dimostrando che l’entusiasmo e il supporto dei tifosi possono fare la differenza.
Lavoro ed evoluzione: la marcia verso il futuro
Il percorso delle Farfalle verso la riaffermazione del loro talento e la conquista di nuove medaglie non sarà semplice, ma l’arrivo di una nuova guida tecnica e la presenza di ginnaste dotate di grande potenziale sono segnali positivi. Il rinnovamento della squadra, pur se attraverso difficoltà e sfide inaspettate, pone le basi per un processo di crescita capace di ricondurle ai vertici internazionali. Mentre l’Europa celebra le sue campionesse, l’Italia già guarda avanti, pronta a riscrivere la propria storia.