Fonte: Instagram: taraa.dragas https://www.instagram.com/p/DGkuiy9tMIr/?img_index=1

Nella scintillante domenica di Pasqua, l’Italia ha accolto con entusiasmo il brillante risultato di una delle sue giovani promesse nel panorama internazionale della ginnastica ritmica: Tara Dragas. La giovane ginnasta ha sorpreso il pubblico e gli esperti del settore, conquistando una prestigiosa medaglia di bronzo nella finale di specialità al nastro alla seconda tappa della Coppa del Mondo, tenutasi a Baku, Azerbaijan. Questo successo non solo le ha conferito un posto di rilievo nel mondo della ginnastica ritmica a livello internazionale ma ha segnato anche il traguardo più significativo della sua finora breve, ma promettente carriera.

Una stella nasce a San Daniele del Friuli

Tara Dragas, nata il 17 febbraio 2007 a San Daniele del Friuli, è cresciuta sotto l’attenta guida di sua madre, Spela Alenka Mohar Dragas, una ex tecnica di grande calibro nel mondo della ginnastica ritmica. Spela, originaria della Slovenia e ormai cittadina italiana, ha precedentemente allenato Alexandra Agiurgiuculese, accompagnandola fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e guidandola alla conquista di tre medaglie mondiali. Il padre di Tara, Sasha, arricchisce ulteriormente il background internazionale della famiglia con le sue origini croato-montenegrine.

Uno sguardo ai successi passati

Tara ha già dimostrato il suo valore sul palcoscenico europeo, avendo conquistato la medaglia d’argento al nastro agli Europei juniores nel 2022 e successivamente un altro argento nel team ranking sempre agli Europei. Questi successi pregressi non solo hanno posto le basi per il suo futuro sportivo, ma hanno anche evidenziato il suo straordinario talento e la sua capacità di eccellere a livelli competitivi internazionali.

Verso nuovi traguardi

Con gli Europei 2025 che si avvicinano, tutti gli occhi sono puntati su Tara e sulle sue prestazioni. Attualmente in preparazione per l’importante evento che si terrà a Tallinn, Estonia, Tara si avvicina alla competizione con rinnovate ambizioni e la determinazione di replicare e, se possibile, superare il successo ottenuto a Baku. Dato il suo impegno e la sua crescente esperienza, salire nuovamente sul podio di specialità appare non solo possibile, ma probabile.

In conclusione, la storia di Tara Dragas è un brillante esempio di come talento, dedizione e una guida esperta possano confluire nella costruzione di un campione. La sua ascesa nella ginnastica ritmica non è solo uno stimolo per le giovani atlete che sognano di raggiungere simili traguardi, ma anche un vanto per l’Italia, che continua a sfornare talenti in grado di competere e brillare sul palcoscenico internazionale. Con Tara, l’Italia guarda al futuro della ginnastica ritmica con rinnovato ottimismo e aspettative elevate.