Nel panorama ciclistico internazionale, il Giro d’Italia 2025 si prospetta ricco di sorprese e spunti di interesse, soprattutto per quanto riguarda la tredicesima tappa, una frazione che promette di essere decisiva non tanto per le grandi montagne, quanto per una serie di insidie tecniche che potrebbero alterare le dinamiche della corsa. Tra le vie che avrebbero dovuto accogliere il Mondiale del 2020 si snoda un percorso intrigante da Rovigo a Vicenza, lungo 180 chilometri, che invita a un’analisi dettagliata per capire come potrebbe influenzare la classifica generale e chi potrebbero essere i protagonisti.
Un percorso ricco di insidie
La tredicesima tappa non presenta le classiche salite da Gran Premio della Montagna (GPM) che spesso caratterizzano le fasi apicali del Giro d’Italia, ma non per questo si annuncia meno impegnativa. Con quattro GPM di quarta categoria distribuiti lungo il tragitto, il primo dei quali, il Passo di Roverello, situato a circa trenta chilometri dalla partenza, segna l’inizio delle difficoltà. A rendere il percorso ancora più articolato contribuiscono due Sprint Intermedi prima di arrivare alla salita di San Giovanni in Monte che precede il GPM di Vicenza. Il circuito finale di 20 chilometri, con l’inserimento dell’agguato di Arcugnano, conduce i corridori sotto il traguardo posto al santuario di Monte Berico, dopo un ultimo chilometro in salita tutt’altro che trascurabile.
Il programma della giornata
In agenda per venerdì 23 maggio, la partenza è prevista per le 12.55 con arrivo intorno alle 17.00. Gli appassionati potranno seguire la tappa in diretta su diversi canali televisivi e piattaforme streaming, garantendo una copertura capillare dell’evento sia per chi predilige la visione classica che per gli utenti più connessi, con aggiornamenti in tempo reale disponibili anche su siti dedicati allo sport.
Favoriti e scenari possibili
Gli occhi sono puntati su alcuni dei più quotati specialisti delle classiche, come Mads Pedersen, Wout van Aert e Tom Pidcock, ciascuno con aspettative e strategie diverse. Van Aert, in particolare, arriva con la fiducia di chi ha già dimostrato di saper fare la differenza, mentre Pidcock cerca riscatto dopo un avvio di Giro sotto le attese. La tappa si presta a varie tattiche di gara, dalle fughe lunghe ai tentativi di attacco nel finale, senza escludere l’eventualità di una selezione tra i favoriti per la vittoria finale, con Isaac del Toro e Primoz Roglic tra i possibili protagonisti oltre alle attese rivincite personali.
In conclusione, la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2025 si rivela un appuntamento da non sottovalutare, che potrebbe riservare non poche sorprese. L’equilibrio tra resistenza, tattica e capacità di affrontare le insidie del terreno sarà cruciale per chi ambisce non solo alla vittoria di tappa, ma anche a un posizionamento ottimale in vista delle fasi finali della corsa.