Fonte: Instagram: pecco63 https://www.instagram.com/p/DKAZOFmNf_v/?img_index=1

PHILLIP ISLAND, Australia – L’aria che si respira nel paddock australiano in vista del Gran Premio è insolitamente leggera. L’assenza forzata di Marc Márquez, infortunatosi in Indonesia con una frattura della scapola che lo costringerà a saltare anche Sepang, apre un vuoto che è prima di tutto psicologico. Più che chiederci chi vincerà in Australia, la vera domanda è: l’assenza del “Cannibale” cambierà il modo di correre dei suoi avversari?

La figura di El Trueno de Cervera trascende il mero risultato in pista. La sua personalità, la sua abilità agonistica e il suo carisma hanno creato un vero e proprio campo gravitazionale che influenza ogni pilota, in modo diretto o indiretto. Ora che questa forza centripeta è assente, si crea un’opportunità unica per chi ne subiva maggiormente l’influsso.

Bagnaia: ritorno al centro dell’universo Ducati

Il pilota forse più immediatamente liberato dal peso dell’ingombrante presenza di Márquez è il suo compagno di squadra in Ducati, Francesco “Pecco” Bagnaia. Fino al 2024, Pecco era il capobranco indiscusso del Factory Team di Borgo Panigale, un ruolo che gli ha permesso di conquistare diversi titoli. Con l’arrivo del pluricampione del mondo, la sua leadership è stata messa in discussione, spesso retrocesso in un ruolo di secondo piano, quasi oscurato dalla personalità carismatica del n°93.

A Phillip Island e Sepang, Pecco ha l’opportunità di riappropriarsi completamente dello status di punta di diamante del team ufficiale. Senza Márquez al suo fianco, la serenità mentale potrebbe essere il fattore decisivo.

L’analisi è schietta: Bagnaia sarà più sereno e di conseguenza più performante? L’ingaggio in pista non sarà più condizionato dal confronto diretto, spesso impari, con un compagno che lo ha sovrastato moralmente. Se Pecco ritroverà la fiducia incondizionata che lo ha caratterizzato dal 2021 al 2024, potremmo assistere a un ritorno alla supremazia del Factory Team. La sua reazione psicologica sarà la chiave di volta del weekend australiano.

Alex Márquez: il fratello minore può finalmente osare

L’altro centauro profondamente condizionato dall’assenza del maggiore è, ovviamente, il fratello, Álex Márquez.

Il pilota del Team Gresini sta vivendo la sua “stagione della vita” in MotoGP. Per lui, chiudere il Mondiale al secondo posto sarebbe equivalente a un titolo, considerando che la corona iridata è già rimasta in famiglia.

Tuttavia, durante la stagione, Álex è apparso a tratti rinunciatario nei confronti del fratello maggiore, l’hermano mayor. Questa non è stata vigliaccheria, ma un atto di realismo: la consapevolezza di non poter battere Marc. Il suo atteggiamento in pista è stato spesso misurato, quasi timoroso di sfidare direttamente l’ascendente di Marc.

Ora che la forza schiacciante di El Trueno de Cervera è (momentaneamente) venuta meno, Álex ha la chance di cambiare pelle. Assumerà un atteggiamento più determinato e spregiudicato? Si prenderà finalmente il ruolo di vice-campione, sbaragliando la concorrenza degli altri pretendenti, lui che è stato per anni costretto nell’ombra del più grande? La possibilità di assicurarsi il secondo posto in classifica, senza l’ombra ingombrante e onnipresente di Marc, è un motore psicologico potentissimo che non può essere ignorato.

Phillip Island: il fattore imprevedibilità

Le risposte a queste domande non saranno immediate, ma le vedremo emergere in Australia e, successivamente, in Malesia.

Phillip Island, in particolare, è un circuito noto per la sua imprevedibilità. Storicamente, ci ha regalato gare di gruppo caotiche e emozionanti, dove non ha sempre prevalso il più veloce, ma il più scaltro e tattico.

L’assenza di Márquez, un pilota in cui “la scaltrezza si fonde con la forza”, toglie un elemento di certezza assoluta dal paddock. Ora, tutti gli altri sono chiamati a colmare il vuoto e dimostrare di poter vincere e performare anche senza il peso del Campione del Mondo sulla loro testa. L’aria è libera, e la gara di domenica dirà se questo “effetto vuoto” si tradurrà in prestazioni migliori per Pecco Bagnaia e Álex Márquez.