In una giornata caratterizzata da condizioni atmosferiche non facili, con la partenza del gigante di Are abbassata a causa del vento, l’Italia si trova a sognare una doppietta storica nel mondo dello sci alpino grazie alle straordinarie prestazioni di Federica Brignone e Sofia Goggia, rispettivamente prima e seconda dopo la prima manche.
Una prima manche ad alta tensione
Federica Brignone, indossando il pettorale numero uno, ha dato il via alla competizione con un approccio audace che l’ha vista attaccare in ogni fase del percorso. Nonostante alcune sbavature, nessuna avversaria è sembrata in grado di eguagliare la determinazione e la velocità della valdostana, che ha chiuso in testa con un margine decisivo sull’immediata inseguitrice.
Sofia Goggia, un rientro ai vertici
Sofia Goggia, al suo duecentesimo start in Coppa del Mondo, ha dimostrato una forma eccellente, segnando il tempo più veloce in tre dei quattro tratti intermedi. Un piccolo errore al secondo intermedio non le ha impedito di conquistare la seconda posizione, a soli 34 centesimi da Brignone. Questo risultato rappresenta una significativa opportunità per Goggia di tornare sul podio in gigante, che le mancava da ben sette anni.
Le avversarie
La competizione vede al terzo posto la norvegese Thea Louise Stjernesund, staccata di soli 36 centesimi dalla prima. Il gruppo delle inseguitori è ristretto e competitivo, con differenze minime tra le atlete. Molto attese erano anche Lara Colturi, Alice Robinson, e Sara Hector, che sono comunque riuscite a posizionarsi nelle prime dieci, mantenendo viva la competizione per la Coppa di specialità.
Delusioni e speranze per il futuro
La giornata di gara ha visto anche momenti difficili per alcune delle atlete più attese, come Lara Gut-Behrami, che non è riuscita a trovare il ritmo giusto, finendo distante dalla vetta, e Mikaela Shiffrin, che è caduta. Tuttavia, altre atlete italiane hanno avuto la possibilità di qualificarsi per la seconda manche, tenendo viva l’attenzione e le speranze del pubblico per ulteriori soddisfazioni.
In conclusione, la prima manche del gigante di Are ha fornito emozioni e speranze per gli appassionati di sci italiani, prospettando un finale di gara che potrebbe riservare ulteriori sorprese e confermare il talento e la grinta delle atlete azzurre. Con la seconda manche ancora da disputare, l’Italia si trova in una posizione di forza, sognando una doppietta che sarebbe memorabile nel panorama dello sci alpino internazionale.