Fonte: Instagram: tadejpogacar https://www.instagram.com/p/DIrUsGPsfaa/?img_index=1

Nel mondo del ciclismo si avvicina un appuntamento cruciale, uno di quelli segnati in rosso sul calendario da appassionati e professionisti: la Liegi-Bastogne-Liegi. La prestigiosa competizione, nota anche come La Doyenne, rappresenta il culmine delle gare di primavera e precede l’attesa stagione dei Grandi Giri. Quest’anno, il favoritismo grava su poche spalle, in particolare sugli scattanti pedali di Tadej Pogacar, il fenomeno sloveno la cui prestazione recente nella Freccia Vallone ha lasciato tutti a bocca aperta.

Il favorito indiscusso

Tadej Pogacar, il giovane campione che milita nelle file della UAE Team Emirates – XRG, si presenta alla Liegi-Bastogne-Liegi con una fiducia in se stesso moltiplicata dai successi e dalla mostruosa dimostrazione di forza all’ultima Freccia Vallone. La sua accelerazione a soli 600 metri dal traguardo, su uno dei tratti più impegnativi del percorso, il Mur de Huy, ha fatto sì che nessuno potesse nemmeno sognarsi di pedalarne le orme. Un’impresa che non solo anticipa un dominio nella prossima Classica Monumento ma anche rafforza l’aura di invincibilità che ormai lo circonda.

La sfida degli eterni rivali

Nonostante il predominio quasi annunciato di Pogacar, il ciclismo è sport noto per le sue imprevedibili variabili e le sue storie di underdog che si fanno strada verso la gloria. Mattias Skjelmose, con la sua vittoria all’Amstel Gold Race, ha dimostrato che nel ciclismo il verdetto finale lo scrive la strada, e non solo i pronostici. Allo stesso modo, Remco Evenepoel si prepara a dare battaglia. Il belga, vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi in due occasioni tra il 2022 e il 2023, nonostante un inizio di stagione sotto l’ombra di un lungo periodo di stop, si appresta a sfidare lo sloveno senza nulla da perdere. La sua determinazione potrebbe renderlo l’archetipo perfetto del rivale in grado di stravolgere ogni previsione.

Un duello tra titani

Quello che si preannuncia è dunque non solo un confronto fisico tra atleti al top della loro forma, ma anche una battaglia tattica e psicologica. Pogacar, con il vento in poppa, dovrà gestire non solo la gara, ma anche le aspettative e la pressione che il suo status comporta. Evenepoel, dall’altro lato, corre con la leggerezza di chi ha tutto da guadagnare e nulla da perdere, un mix che in passato ha già dimostrato di poter fare miracoli.

La Liegi-Bastogne-Liegi si conferma così non solo una prova di resistenza e tattica, ma anche un capitolo sempre nuovo nella narrazione di uno sport che, nonostante le sfide fisiche estreme, continua a essere profondamente umano e inaspettatamente imprevedibile. Gli occhi degli appassionati saranno puntati su questi gladiatori della strada, pronti a scrivere una nuova pagina di storia del ciclismo.