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La notizia della rinuncia di Matteo Berrettini al Roland Garros 2025 ha scosso il mondo del tennis, confermando le preoccupazioni emerse dopo il suo doloroso ritiro dal Foro Italico. Questa marcatura negativa si aggiunge ad un percorso costellato di sfortuna fisica che lo ha visto lontano dagli Slam parigini per ben quattro anni consecutivi, l’ultima sua partecipazione risalente al 2021. Gli infortuni sembrano aver inseguito Berrettini, particolarmente nel corso dell’ultima stagione, incidendo pesantemente sul suo rendimento e sulle sue scelte professionali.

Una stringa di infortuni

Matteo Berrettini, una stella del tennis italiano e finalista a Wimbledon nel 2021, si trova nuovamente a dover fare i conti con un dolore che non sembra concedergli tregua. Dopo aver dovuto abbandonare i campi di Madrid e Roma a causa di un forte dolore alla zona addominale, il giocatore ha annunciato il suo forfait per il Roland Garros 2025. Il dolore, sfortunatamente, non è una novità per Berrettini che aveva già sperimentato problemi simili in passato, un infortunio ricorrente che lo ha spinto a prendere la difficile decisione di saltare ancora una volta il prestigioso Slam francese.

Il dilemma di Berrettini

La scelta di Berrettini di non partecipare al Roland Garros non è stata facile. Il tennista romano, attualmente numero 28 al mondo, ha espresso la difficoltà emotiva di dover rinunciare a competizioni tanto importanti, soprattutto dopo essere stato costretto al ritiro durante i recenti tornei di Madrid e Roma. Ha parlato del suo amore per il tennis, per Roma e per la famiglia come motore della sua decisione di scendere in campo nonostante i problemi fisici, sottolineando però l’importanza di stare attenti per evitare periodi ancora più lunghi lontani dal gioco.

Un recupero atteso

Berrettini ha espresso la speranza di essersi fermato in tempo per evitar ulteriori danni e di poter recuperare completamente per la stagione sull’erba, dimostrando una consapevolezza e una maturità nel gestire le condizioni fisiche. La continua presenza di dolori, in particolare vicino alla zona precedentemente interessata dagli infortuni, rende palese la prudenza nell’approccio del tennista ai tornei futuri, puntando a una convalescenza completa più che al successo immediato.

Tra amore per il gioco e realtà fisica

Le parole di Berrettini riflettono un conflitto viscerale tra la passione per il tennis e le limitazioni imposte dal proprio corpo. La sua decisione, pur dolorosa, evidenzia una maturità nell’accettare la realtà fisica e nel puntare a una strategia di lungo termine per la propria carriera. L’identificazione e il trattamento dei problemi specifici che lo affliggono sono essenziali per il suo ritorno in campo non solo al 100% della forma fisica ma anche con la fiducia necessaria a competere ai massimi livelli.

In questo scenario, il percorso di recupero di Matteo Berrettini diventa emblematico delle sfide che gli atleti di alto livello devono affrontare, dove ogni decisione può influenzare significativamente la propria carriera. La community del tennis attende con speranza il suo rientro, augurando che possa superare gli ostacoli fisici che lo hanno rallentato, per tornare a incantare sui campi con il suo talento innegabile.