Fonte: Instagram: mikaelkingsbury https://www.instagram.com/p/DFOXSTQOYWO/

L’Engadina, affascinante valle svizzera, fa da cornice a uno degli eventi più attesi dagli appassionati di sport invernali: i Mondiali di sci freestyle. Un appuntamento che, anno dopo anno, richiama atleti e spettatori da ogni angolo del globo, ansiosi di assistere a performance di altissimo livello tecniche ed estetiche. Sebbene l’Italia non brilli nelle qualificazioni delle moguls, la specialità che ha inaugurato la competizione, ci sono grandi aspettative per le performance nei prossimi eventi, soprattutto per gli atleti che già si sono distinti nelle discipline del Big Air, dello slopestyle e dello skicross.

La competizione si accende

Con l’inizio dei Mondiali in Engadina, le discipline dello sci freestyle si susseguono, rivelando da subito, in alcune, dei favoriti chiari. Tra gli uomini, Mikael Kingsbury del Canada sembra essere il nome su cui tutti tengono gli occhi puntati, seguito da stretto da contendenti di caratura internazionale pronti a dar battaglia. D’altro canto, le qualificazioni femminili hanno dimostrato altrettanto talento e competizione accesa, delineando un quadro preliminare di grande interesse.

Atleti da tenere d’occhio

Nelle competizioni maschili, lo svedese Filip Gravenfors ha sorpreso tutti posizionandosi davanti al favorito Kingsbury, destabilizzando le previsioni e ravvivando la competizione. Tra i migliori si sono fatti notare anche atleti provenienti da Giappone e Australia, segnale di quanto lo sci freestyle sia uno sport dalle dinamiche sempre più globali. La competizione femminile vede in prima linea l’americana Jaelin Kauf, con un distacco significativo sulle inseguitrici, tra cui spiccano atlete giapponesi e francesi.

Attesa per gli azzurri

Sebbene nelle moguls l’Italia non abbia avuto rappresentanti, l’attenzione è tutta rivolta verso gli atleti che si apprestano a competere nel Big Air, nello slopestyle e nello skicross. Gli atleti italiani, tra cui i fratelli Flora e Miro Tabanelli nello slopestyle e big air, e Simone Deromedis e Jole Galli nello skicross, sono pronti a dimostrare il loro valore, alimentando le speranze di medaglie per il Bel Paese.

Condizioni avverse e spirito sportivo

Nonostante le qualificazioni siano state influenzate da condizioni meteorologiche avverse, che hanno causato ritardi e messo alla prova atleti e organizzatori, lo spirito sportivo non è venuto meno. La determinazione mostrata da tutti coloro che sono scesi in pista dimostra come lo sci freestyle sia uno sport non solo di abilità fisica e tecnica, ma anche di resilienza e passione.

In attesa delle finali, che promettono di essere uno spettacolo di alto livello tecnico e di grande emozione, gli appassionati restano col fiato sospeso. I Mondiali di sci freestyle in Engadina si confermano ancora una volta come uno degli appuntamenti imperdibili per tutti gli amanti degli sport invernali.