In una serata difficile ad Oslo, l’Italia ha affrontato una sconfitta significativa nel suo primo incontro delle qualificazioni per il Campionato Mondiale di Calcio 2026, soccombendo per 3-0 contro la Norvegia. Questo inizio in salita per gli azzurri nel Girone I lascia l’Italia in cerca di risposte e soluzioni per rimontare nelle successive partite. La Norvegia, ospite e avversario in questa occasione, ha dimostrato una superiorità convincente, segnando tutti e tre i gol già nella prima metà della partita e gestendo con autorità il vantaggio nel secondo tempo. L’Italia, d’altra parte, non è riuscita a concretizzare le poche occasioni create, lasciando il campo senza punti e con molto su cui riflettere.
Risveglio amaro per gli azzurri
La partita ha avuto momenti chiave concentrati nel primo tempo, dove l’Italia ha subito trovato difficoltà contro un’agguerrita Norvegia. Dopo un primo tentativo di Matteo Retegui, che avrebbe potuto cambiare l’esito del match, i padroni di casa hanno preso il controllo. Sorloth, con un’azione nata da un pallone filtrante di Nusa al 14′, ha infranto l’equilibrio trasformando in gol il primo vero squillo della Norvegia. La reazione italiana, seppur tentata, è rimasta infruttuosa con un tiro non precisissimo di Raspadori. La Norvegia ha continuato a premere e poco dopo, al 34′, è stato ancora Nusa a lasciare il segno con una grande azione personale che ha portato al secondo gol. Prima dell’intervallo, Haaland ha poi messo il sigillo sul match con una giocata individuale che ha superato anche Donnarumma, fissando il punteggio sul 3-0.
Tentativi vani nella ripresa
Il secondo tempo ha visto un calo di ritmo da parte norvegese, che si è limitata a gestire il risultato, mentre l’Italia, nonostante le sostituzioni apportate da Spalletti, non è riuscita a trovare la via del gol. Frattesi prima e Lucca, in pieno recupero, hanno cercato senza successo di scalfire la difesa avversaria, che sotto la guida di Nyland è rimasta imperforabile.
Il contesto nel Girone I
La sconfitta lascia l’Italia in una posizione difficile nel Girone I, ancorata al fondo della classifica assieme alla Moldavia e senza punti. La Norvegia, invece, prosegue il suo cammino con un percorso immacolato, avendo vinto tutte le partite disputate e guidando il gruppo con 9 punti. Israele segue a distanza, forte della vittoria per 3-1 in Estonia, posizionandosi come immediato inseguitore con 6 punti. L’Estonia, dopo la sconfitta casalinga, è terza con 3 punti.
Riflessioni finali
Per l’Italia, questa sconfitta rappresenta più di un semplice passo falso: è un campanello d’allarme che richiede attenzione e immediate correzioni. Lo scontro diretto ha messo in evidenza alcune lacune nel gioco gli azzurri sia in fase offensiva che difensiva. Mentre la strada per le qualificazioni è ancora lunga, sarà cruciale per la squadra dimostrare resilienza e capacità di reagire alle avversità fin dai prossimi incontri. La Norvegia, al contrario, si conferma come una delle squadre da battere in questo girone, capace di unire solidità difensiva a incisività offensiva.