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UDINE – L’Italia di Rino Gattuso non ha fallito l’appuntamento con la vittoria. Nella cruciale sfida di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Israele, gli Azzurri hanno ottenuto un successo netto per 3−0 a Udine. La vittoria non solo chiude virtualmente la porta ai playoff (con il pass matematico atteso a marzo), ma dimostra la ritrovata concretezza della Nazionale, soprattutto dopo le modifiche tattiche operate nella ripresa.

Il protagonista assoluto della serata è stato Mateo Retegui, autore di una doppietta (45’+2’ su rigore e 74° su azione), sigillata poi dal colpo di testa di Gianluca Mancini al 90’+3’. L’Italia sale a 15 punti, mantenendo la pressione sulla capolista Norvegia (18 punti). Ora restano due match per il sorpasso: la trasferta contro la Moldavia (13 novembre) e lo scontro diretto a San Siro contro i norvegesi (16 novembre).

Primo Tempo: fatica, fantasia e le parate di Donnarumma

Gattuso ha optato per il 3−5−2, schierando una linea difensiva solida con Di Lorenzo, Mancini e Calafiori, e puntando sulla spinta degli esterni Cambiaso e Dimarco. In attacco, la coppia titolare era formata da Raspadori e Retegui.

L’inizio è stato incoraggiante: al 5°, Retegui ha sfiorato il gol al volo su cross di Dimarco, e al 10°, una spettacolare azione manovrata, con Cambiaso protagonista nello stretto, ha mancato di un soffio il bersaglio.

Nonostante la manovra, la partita si è presto rivelata più complicata del previsto. Israele, schierato con un compatto 4−2−3−1, si è reso pericoloso in contropiede. Al 19°, un errore di Calafiori ha innescato Khalaili, che ha servito Gloukh: solo un provvidenziale intervento di Donnarumma ha negato il gol. L’estremo difensore del PSG (non del Manchester City, come riportato) si è esaltato nuovamente al 27°, salvando da campione su un tiro di Solomon innescato da un errore in costruzione di Mancini.

Il sospiro di sollievo arriva proprio allo scadere del primo tempo. Retegui, bravo ad anticipare Baltaxa, si è guadagnato un calcio di rigore. L’italo-argentino si è incaricato della battuta, trasformando con una conclusione potente e precisa che ha sbloccato il risultato: 1−0 al riposo.

La svolta tattica: Pio Esposito porta fisicità

La mossa vincente di Gattuso è arrivata a inizio ripresa. Pio Esposito è subentrato a uno spento Raspadori, modificando di fatto l’assetto offensivo degli Azzurri in un attacco a due punte fisicamente forti. Questo cambio ha permesso all’Italia di essere più aggressiva nel pressing e più concreta nell’area avversaria.

Tuttavia, prima che il nuovo assetto producesse i suoi frutti, è stato ancora una volta Donnarumma a salvare il risultato. Al 59°, un errore in costruzione di Di Lorenzo ha spalancato la porta a Gloukh: Donnarumma si è tuffato alla sua destra compiendo un’altra parata decisiva.

Il pressing azzurro ha finalmente pagato al 73°. Retegui ha recuperato palla su un Toriel appena entrato, ha caricato il destro dal limite dell’area e ha infilato la palla sotto il sette con una conclusione imparabile. Una gemma che ha spento l’ardore degli israeliani: 2−0.

L’Italia ha poi sfiorato il tris con Esposito, che si è divorato un gol da pochi passi. La rete del 3−0 è comunque arrivata al 90’+3’ a sigillo della vittoria: un’incornata perfetta di Gianluca Mancini su azione da calcio d’angolo, che ha fissato il risultato finale e ha garantito tre punti fondamentali.

La Nazionale ha dimostrato che l’assetto con due centravanti fisici (Retegui ed Esposito) le conferisce maggiore imprevedibilità e concretezza, una lezione importante in vista del decisivo scontro con la Norvegia.

Prossimi passi: la corsa al 16 Novembre

Con 15 punti, l’Italia è in piena corsa per il primo posto. Sarà fondamentale non fallire in Moldavia per poi giocarsi il tutto per tutto contro la Norvegia a San Siro. Solo la vittoria nello scontro diretto garantirebbe agli Azzurri il sorpasso e l’accesso diretto ai Mondiali 2026.