Fonte: Instagram: janniksin https://www.instagram.com/p/C5q13WLtw0a/

Nel cuore dei fan del tennis italiani, si crea un vuoto mediatico per uno degli eventi più attesi dell’anno: il Roland Garros. A differenza degli Internazionali d’Italia, che hanno recentemente deliziato gli appassionati con ampie trasmissioni in chiaro, il prestigioso torneo parigino rimarrà inaccessibile a chi non dispone di specifici abbonamenti. Un’occasione mancata per avvicinare il grande pubblico a uno degli appuntamenti più emblematici dello sport mondiale.

Le restrizioni della trasmissione

Il Roland Garros, nonostante la sua fama e il grande interesse che suscita, non figura tra gli eventi sportivi di “particolare rilevanza per la società” secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Questa classificazione priva il torneo della necessità di essere trasmesso sui canali in chiaro, lasciando a Eurosport il compito di diffondere gli incontri attraverso i propri servizi a pagamento, tra cui la diretta tv su abbonamento e lo streaming su discovery+. In aggiunta, le possibilità di visione si estendono a Sky Go e NOW per i canali lineari.

Le eccezioni alla regola

Non tutto è perduto per gli appassionati speranzosi di seguire gratuitamente le imprese dei propri beniamini sul rosso di Parigi. La scelta di quali tornei tenere o meno in accesso libero appare infatti influenzata da presenze italiane di rilievo nelle fasi conclusive dei tornei. La trasmissione in chiaro è assicurata per eventi come le finali e le semifinali della Coppa Davis, della Billie Jean King Cup, e degli Internazionali d’Italia, a patto che vi siano in gioco atleti della Nazionale italiana. Inoltre, lo scenario potrebbe mutare in meglio qualora un tennista italiano raggiunga la finale del Roland Garros, vista la precedente disponibilità dimostrata dal gruppo Discovery nel trasmettere in chiaro l’ultimo atto degli Australian Open quando Jannik Sinner vi ha partecipato.

Una speranza per il futuro?

La situazione pone l’accento su un dilemma più ampio legato alla fruizione dello sport nel nostro Paese e solleva interrogativi circa la possibilità di rendere più accessibili eventi di tale portata. Nonostante le limitazioni attuali, l’eccezionale trasmissione in chiaro della finale degli Australian Open potrebbe segnare un precedente interessante. Un successo italiano al Roland Garros potrebbe pertanto non solo suscitare orgoglio nazionale ma anche aprire le porte a una rivisitazione delle politiche di trasmissione, in favore di un accesso più democratico allo sport per gli appassionati di ogni estrazione sociale.

In un contesto in cui il tennis continua a conquistare cuori e menti, restare alla finestra in attesa che la situazione si evolva sembra l’unica opzione per i tifosi. Ma forse, il vento potrebbe cambiare direzione più presto di quanto si pensi, soprattutto se le stelle del tennis italiano sapranno brillare sul prestigioso palcoscenico parigino.