Nel cuore di Parigi, sul campo in terra rossa che ha ospitato generazioni di campioni, il Roland Garros si conferma ancora una volta terreno di scontri memorabili nel tennis femminile. La giornata dedicata agli ottavi di finale del singolare femminile ha visto protagonisti incontri dal forte impatto emotivo, che hanno rispettato i pronostici ma non senza sorprese. Tra rimonte, maratone di gioco e battaglie decise all’ultimo punto, tre atlete si sono distinte raggiungendo i quarti di finale: la polacca Iga Swiatek, la cinese Qinwen Zheng e la numero uno mondiale, Aryna Sabalenka.
La resistenza di Swiatek
Iga Swiatek, cuore e talento di una campionessa indomabile, non ha deluso le aspettative. Vincitrice dell’edizione precedente e testa di serie numero 5, ha affrontato una sfida ardua contro Elena Rybakina, rimontando uno svantaggio che la vedeva perdere il primo set. La battaglia durata due ore e trenta minuti ha raggiunto il suo climax nel terzo set, dove Swiatek ha saputo ribaltare il risultato, suggellando la vittoria con un decisivo 7-5. La sua prestazione conferma la grinta e la determinazione che la caratterizzano, rendendola una delle favorite per la vittoria finale.
Zheng supera Samsonova in un duello epico
Altrettanto emozionante è stata la vittoria di Qinwen Zheng, la cui resistenza e capacità di superare momenti difficili le hanno garantito un posto tra le migliori otto. La testa di serie numero 8 e medaglia d’oro a Parigi 2024 ha affrontato Liudmila Samsonova, in un incontro che si è esteso per quasi tre ore. Zheng ha dimostrato una notevole tenacia, riuscendo a prevalere in un match che fisicamente e mentalmente ha messo alla prova entrambe le atlete.
Sabalenka mantiene la posizione
Aryna Sabalenka ha confermato il suo status di numero uno del mondo, imponendosi su Amanda Anisimova. La partita è stata tutto meno che semplice per Sabalenka, che ha dovuto annullare sette match point prima di ottenere la vittoria. La sua prestazione ha evidenziato non solo le sue abilità tecniche ma anche la sua resilienza, qualità indispensabili per chi aspira a dominare il circuito mondiale.
Paolini, l’amarezza di un’occasione sfumata
Non si può parlare di questi ottavi senza menzionare l’italiana Jasmine Paolini. Avendo condotto per buona parte del match contro Elina Svitolina, Paolini ha visto sfumare la possibilità di avanzare nei quarti mancando tre match point nel secondo set. La sconfitta è stata amara, ma il suo rendimento per la maggior parte del gioco rivela un talento e una determinazione che potrebbero riservarle soddisfazioni in futuro.
Il Roland Garros continua a essere una vetrina del talento femminile nel tennis mondiale, con partite che emozionano e sorprendono. La determinazione e l’abilità di queste atlete dimostrano che, nel tennis, la partita non è mai decisa fino all’ultimo punto. Con i quarti di finale all’orizzonte, le storie di questi incontri contribuiranno a scrivere un altro capitolo della storia di questo prestigioso torneo.