Fonte: Instagram: mrsighel https://www.instagram.com/p/DDE1Rpyp6C9/

Sul ghiaccio di Bormio, dove la strada verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 ha idealmente preso il via, la Nazionale italiana di short track ha dato una dimostrazione di forza, talento e compattezza. La Bormio Cup, tradizionale banco di prova internazionale, si è trasformata in un’autentica passerella per gli atleti azzurri, che hanno dominato la scena sia nelle prove individuali che in quelle a squadre. Con un bilancio finale di quattro vittorie e un numero impressionante di podi, l’Italia ha inviato un segnale chiaro ai rivali: è pronta a giocarsi un ruolo da protagonista nella stagione che conta.

Una dominazione al femminile: il capolavoro dei 500 Metri

L’apice della performance azzurra è stato senza dubbio il dominio assoluto nella gara femminile dei 500 metri. Arianna Sighel, Elisa Confortola e Gloria Ioriatti hanno realizzato un vero e proprio capolavoro tattico, monopolizzando l’intero podio e lasciando le avversarie a lottare per le briciole. Un risultato che non solo testimonia la grande qualità individuale delle atlete, ma anche una sinergia di squadra che non lascia nulla al caso. L’eccellenza al femminile è stata confermata anche sulla distanza più lunga, con Elisa Confortola che ha conquistato la vittoria nei 1500 metri, superando la forte polacca Kamila Stormowska, con la stessa Arianna Sighel a completare il podio. Nelle staffette, la squadra italiana non ha avuto rivali: il quartetto formato da Chiara Betti, Elisa Confortola, Lucrezia Casagrande e Martina Valcepina ha vinto la gara, mentre un’altra squadra azzurra è salita sul terzo gradino del podio.

Le certezze al maschile e la sfida internazionale

Anche la squadra maschile ha offerto ottime risposte, dimostrando di poter competere ad altissimo livello. Sebbene l’oro sia sfuggito, gli azzurri hanno mostrato una consistenza invidiabile. Nei 500 metri, Thomas Nadalini e Pietro Sighel hanno conquistato rispettivamente la seconda e la terza posizione, arrivando subito dietro il vincitore polacco Felix Pigeon. Una performance replicata anche nei 1500 metri, dove il lettone Roberts Kruzbergs si è imposto su un agguerrito duo italiano, con Luca Spechenhauser e Alessandro Loreggia che hanno chiuso rispettivamente al secondo e terzo posto. La forza del gruppo si è poi palesata nella staffetta, con Pietro Sighel, Lorenzo Previtali, Luca Spechenhauser e Alessandro Loreggia che hanno conquistato un solido terzo posto, a conferma che anche la squadra maschile possiede la profondità e la determinazione necessarie per lottare per le posizioni che contano.

Bormio, un test oltre le medaglie

I risultati della Bormio Cup vanno oltre il semplice conteggio dei podi. Rappresentano un test di successo sulla preparazione atletica, un segnale di coesione tra gli atleti e una conferma che il lavoro svolto è sulla strada giusta in vista dell’inizio ufficiale della stagione. A un anno dalle Olimpiadi casalinghe, l’Italia dello short track ha dimostrato che il suo futuro è brillante, e che gli atleti sono carichi e pronti a dare il massimo per sognare in grande a Milano-Cortina.