RIAD, Arabia Saudita – È Taylor Fritz lo sfidante designato per Carlos Alcaraz nella prima semifinale del Six Kings Slam 2025. L’americano ha conquistato il suo posto con una prestazione clinica e sorprendentemente rapida, spazzando via Alexander Zverev con un netto 6−3,6−4. Fritz ha impiegato appena un’ora per chiudere i conti, trovandosi di fronte a una versione del tedesco dimessa e troppo fallosa nei momenti cruciali.
Per Zverev, la permanenza a Riad è stata interrotta da due veri e propri game-trappola al servizio, evidenziando una vulnerabilità che il tennis aggressivo di Fritz non ha perdonato.
Primo Set: l’immediato break e i fantasmi di Zverev
I problemi per Zverev sono iniziati subito. Già nel secondo game, la pressione di Fritz si è fatta sentire: un lob preciso ha generato il 15−30, seguito da una risposta vincente di dritto che ha regalato due break point all’americano. Il break è arrivato in modo amaro per il tedesco, che ha messo in rete il rovescio, cedendo il servizio e mettendo Fritz immediatamente in controllo.
L’americano ha saputo sfruttare la confusione dell’avversario al servizio, mantenendo turni di battuta semplici. C’è stato solo un momento di incertezza per Fritz sul 4−2, quando ha concesso tre palle del contro-break consecutive. Zverev, tuttavia, non è riuscito a convertire, un segnale che il suo approccio alla partita non era dei migliori. Il set si è chiuso con un secco 6−3.
Secondo Set: superiorità tattica e ultimo brivido
La dinamica non è cambiata nel secondo parziale. I nuovi guai per il tedesco sono arrivati sull’1−1, quando Zverev si è ritrovato rapidamente sotto 0−40. La maggiore presenza e proattività in campo di Fritz erano indubbie. L’americano ha messo a segno il break alla terza opportunità e da quel momento ha navigato senza affanni sui suoi turni di servizio.
Il tedesco non è riuscito a trovare le risposte per destabilizzare Fritz. Solo nel game finale, sul 5−4, Zverev ha tentato l’ultima reazione, portandosi sul 15−30. Ma è stato un fuoco di paglia: Fritz si è affidato al suo elemento principale, la prima palla, spegnendo ogni velleità e chiudendo l’incontro senza ulteriori complicazioni.
La statistica cruciale: l’efficienza al servizio
L’analisi dei numeri rivela la vera chiave del match. Nonostante Fritz abbia messo in campo un meno impressionante 59% di prime palle contro l’82% di Zverev, l’efficacia dell’americano è stata devastante: 28 punti su 33 vinti con la prima (84%).
Zverev, al contrario, ha vinto solo 25 punti su 37 con la prima, evidenziando come i suoi game di battuta, pur frequenti, non fossero mai realmente sicuri. I due game persi al servizio si sono rivelati decisivi e hanno segnato la fine del suo torneo.
Fritz ora si prepara ad affrontare Alcaraz, un test di ben altra caratura rispetto a quello odierno.

