Una giornata amara per l’Italia a Ruhpolding. La nostra staffetta maschile, composta da Elia Zeni, Lukas Hofer, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel, ha chiuso al 18° posto, ben lontana dalle posizioni che ci aspettavamo.

La gara è stata dominata dalla Francia, grazie a una prestazione impeccabile al poligono e a un ottimo fondo. Emilien Jacquelin, con le sue 6 ricariche, è stato il protagonista indiscusso. La Svezia e la Germania hanno completato il podio, dimostrando una buona competitività. La Norvegia, nonostante i tre giri di penalità, è riuscita a piazzarsi quarta.

Gli azzurri hanno faticato fin dalle prime battute. Gli errori al poligono ci hanno fatto perdere terreno e non siamo riusciti a recuperare per cercare di lottare per le posizioni di vertice.

Nonostante questa delusione, dobbiamo guardare avanti con ottimismo. Il biathlon italiano ha un grande potenziale e sono sicuro che i nostri atleti sapranno reagire a questa battuta d’arresto. La staffetta di Ruhpolding è stata un campanello d’allarme, è fondamentale un’analisi approfondita delle prestazioni di oggi per individuare le aree di miglioramento e lavorare sulla nostra precisione al tiro.