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ATENE, Grecia – È iniziato in salita, anzi, in picchiata, il cammino delle atlete italiane nelle qualificazioni del Trap Individuale Femminile ai Mondiali senior 2025 di tiro a volo in corso ad Atene. La prima giornata, composta da due serie di piattelli, ha evidenziato una netta difficoltà delle azzurre, apparse fallose e distanti dagli standard abituali di precisione che le hanno spesso rese protagoniste assolute.

A differenza delle loro avversarie, in particolare la leader incontrastata, le italiane non sono riuscite a trovare il ritmo e la concentrazione, lasciando sul terreno troppi piattelli cruciali. Al termine delle prime due serie, l’unica a mantenere un flebile contatto con la zona top ten è Silvana Maria Stanco, che dovrà ora compiere una vera e propria impresa nelle tre serie restanti per agguantare la finale.

Murche perfetta, la Spagna fa paura

Mentre l’Italia arranca, la scena è dominata da una performance eccezionale: la tedesca Kathrin Murche ha chiuso la giornata con un sensazionale 50/50, unico punteggio immacolato del tabellone. La Murche ha imposto un ritmo di precisione chirurgica che la pone in testa solitaria, lanciando un segnale inequivocabile alle rivali.

Alle sue spalle, l’equilibrio è rotto solo dall’iberica Beatriz Martinez, che insegue anch’essa in solitaria con 49 centri.

La terza piazza, invece, è affollata. A quota 48 piattelli si trova un nutrito gruppo di sei tiratrici, che include la campionessa olimpica slovacca Zuzana Rehak Stefecekova e ben due atlete spagnole, Fatima Galvez e Mar Molne Magrina. Completano questo sestetto l’egiziana Maggy Ashmawy, l’atleta individuale neutrale Aleksandra Kosmina e la polacca Sandra Bernal. La massiccia presenza iberica ai vertici non è casuale e si riflette nella classifica a squadre.

L’Italia in affanno: Stanco insegue, Iezzi e Panza molto indietro

I numeri delle azzurre nelle prime due serie raccontano di una giornata difficile e, per alcune, compromessa.

Silvana Maria Stanco è stata l’unica a limitare i danni: con parziali di 24+23, chiude al nono posto a quota 47 centri (a 3 piattelli dalla vetta e a 1 dal podio provvisorio). Il suo 24 nella prima serie ha mostrato un potenziale, ma il calo a 23 nella seconda l’ha costretta a inseguire nel quintetto in 9a posizione. La sua eventuale qualificazione dipenderà interamente dalla capacità di centrare tre serie perfette o quasi nei prossimi giorni.

La situazione è più critica per le altre due portacolori:

  • Alessia Iezzi ha avuto un avvio pesantissimo con un 20 nella prima serie, recuperato parzialmente con un 25 netto nella seconda. Il suo totale di 45 piattelli la relega al 23∘ posto, una posizione che rende la finale un obiettivo estremamente complesso.
  • Valentina Panza ha faticato in entrambe le serie (21+21), totalizzando solo 42 centri e chiudendo nelle retrovie, al 43∘ posto.

La Classifica a Squadre: Italia già staccata

La scarsa brillantezza individuale ha avuto un impatto diretto sulla classifica per team, dove l’Italia è apparsa subito fuori dalla lotta per le medaglie.

La Spagna domina la classifica con un impressionante 145/150, approfittando della grande forma delle sue atlete. Seguono a debita distanza l’Australia e la Finlandia, appaiate a 137 centri. L’Italia, con un punteggio complessivo di 134/150, si trova soltanto al quinto posto, in coabitazione con la Germania (134), e alle spalle anche della Slovacchia (135).

Il distacco di 11 piattelli dalla vetta (145) e di 3 piattelli dal podio (137) è considerevole e richiederà un’inversione di rotta drammatica e congiunta in tutte le atlete nelle prossime serie per rientrare nella lotta per le medaglie a squadre. La pressione sul trio azzurro è ora massima: il loro destino, sia individuale che collettivo, è appeso alla loro capacità di ritrovare la concentrazione e la precisione nel cuore della competizione.