Il palazzetto di Gwangju, teatro dei Mondiali 2025 di tiro con l’arco, ha visto un’altra giornata di speranze azzurre infrante. Al termine del Day-4, la spedizione italiana resta a bocca asciutta, con le ambizioni di medaglia nelle prove a squadre definitivamente riposte nel cassetto. Un senso di incompiuto aleggia sui campi coreani, un misto di sconfitte onorevoli e cocenti delusioni che spingono l’Italia a puntare tutto sulle frecce solitarie per conquistare un metallo prezioso.
Un sapore di incompiuto: la gara a squadre tra orgoglio e delusione
La giornata è iniziata con l’eliminazione solitaria di Elisa Roner nel compound femminile. La nostra arciere, unica superstite della sua categoria, si è arresa agli ottavi di finale per un soffio (147-145) contro la messicana Mariana Bernal, chiudendo un percorso che purtroppo non è andato oltre. La sua eliminazione ha fatto da preludio alle amarezze delle gare a squadre di ricurvo, dove tutte le formazioni italiane sono uscite di scena prima delle semifinali.
Pochi, se non nulli, i rimpianti per il terzetto femminile. Le ragazze Roberta Di Francesco, Chiara Rebagliati e Loredana Spera hanno affrontato un duello impari contro le campionesse olimpiche e padrone di casa della Corea del Sud. Dopo aver superato con autorità la Francia agli ottavi, la sconfitta per 6-2 contro le irraggiungibili coreane non può che essere considerata un onorevole fine di un percorso.
Il vero sapore di delusione, tuttavia, arriva dal team maschile. Matteo Borsani, Federico Musolesi e l’esperto Mauro Nespoli si sono presentati alla gara a squadre con un biglietto da visita promettente: un eccellente terzo posto nel ranking round. Le aspettative erano alte, la speranza di una medaglia concreta. Ma l’incontro con la Spagna ha spento ogni sogno in un batter d’occhio. Una sconfitta netta, per 6-2, che brucia più di altre perché segna il crollo di una potenziale promessa. Allo stesso modo, il Mixed Team di Borsani e Rebagliati, dopo un’entusiasmante vittoria in rimonta al termine dello shoot-off contro la Gran Bretagna, si è arreso con un sonoro 5-1 agli Stati Uniti, a conferma di una giornata in cui il collettivo azzurro non è riuscito a brillare.
L’ultima speranza: le frecce solitarie
Con il bilancio della competizione a squadre a zero medaglie, tutte le residue speranze italiane si spostano ora sulle spalle degli atleti impegnati nelle gare individuali di ricurvo. Il raggio di sole in una giornata grigia porta il nome di Matteo Borsani. Grazie al suo brillante ranking round (quinto posto con 682 punti), l’arciere azzurro ha evitato i primi turni eliminatori e si è già garantito un posto nei sedicesimi di finale, in una posizione di netto vantaggio rispetto a tutti gli altri compagni, che dovranno invece affrontare il lungo e insidioso cammino sin dal primo turno. La sfida è aperta, la strada è in salita, ma il destino della spedizione italiana è ancora tutto da scrivere.

