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Nella fervente atmosfera dei playoff Scudetto della Serie A di basket maschile 2024-2025, emerge una vicenda che ha scosso l’ambiente sportivo italiano: la penalizzazione di Trapani per la prossima stagione. Questo provvedimento, deciso dal Consiglio Federale della FIP, si basa su irregolarità amministrative legate ai versamenti IRPEF ed INPS. Nonostante la gravità della sanzione, è importante sottolineare che questa non influenzerà l’attuale corsa al titolo degli Shark, che attualmente conducono la serie contro Reggio Emilia con un vantaggio di 2-0.

Penalità amministrativa per Trapani

Il nucleo della questione ruota attorno alla decisione del Consiglio Federale, che in seguito a un’indagine condotta dall’Agenzia delle Entrate e basandosi sui report della Commissione Tecnica di Controllo (Com.Te.C.), ha imposto una penalizzazione di 4 punti in classifica alla squadra di Trapani Shark. Tale penalità sarà effettiva nella stagione 2025-2026, come chiarito nel comunicato della FIP. Le irregolarità riguardano il mancato adempimento nei confronti di versamenti fondamentali quali IRPEF ed INPS, un aspetto che colloca la società siciliana in una posizione delicata sul piano amministrativo.

La risposta di Trapani

Dal canto suo, la società Trapani Shark non è rimasta inerte di fronte a questa sanzione. Con un comunicato ufficiale, ha esposto la ragione di tali irregolarità, attribuendole a una supposta frode da parte di una associazione a delinquere, composta da “professionisti” che avrebbero agito con lo scopo di sottrarre denaro mediante la falsificazione di documenti e la produzione di crediti inesistenti. Questa truffa avrebbe arrecato un danno economico considerevole a due società: Trapani Shark Srl e Fc Trapani 1905, con perdite stimabili attorno ai 200 mila euro. Inoltre, il club ha sottolineato un parallelo con un caso denunciato dal presidente del Brescia Calcio, dottor Massimo Cellino, riguardante lo stesso gruppo di truffatori, noto come Gruppo Alfieri.

Verso la difesa e la richiesta di revoca della penalizzazione

La società, avvalendosi del supporto dei propri legali, ha chiarito l’intenzione di dimostrare la propria estraneità rispetto ai tentativi illeciti imputati e di difendersi energicamente per ottenere la revoca della penalizzazione. La sfida legale si prospetta come un percorso complesso, in cui Trapani dovrà non solo discolparsi dalle accuse di irregolarità amministrative, ma anche provare il danno subìto a causa della presunta frode.

Questa situazione sottolinea la complessità e i rischi connessi alla gestione amministrativa delle società sportive, rivelando come l’integrità finanziaria sia un pilastro fondamentale per la salute e la credibilità di ogni entità nell’ambito dello sport professionistico. La vicenda di Trapani, dunque, serve da monito per il settore, evidenziando la necessità di maggiore vigilanza e responsabilità.