Trials USA day 8: qualificarsi per una sola gara non è usanza americana!

Penultima giornata di gare al Lucas oil Stadium e La nazionale americana è ormai quasi totalmente delineata. Ci saranno due Walsh a Parigi. Alex, la sorella maggiore di Gretchen, stanotte nei 200 misti è arrivata alle spalle di una sempre più consistente Kate Douglas, e proverà a bissare la medaglia conquistata tre ani fa a Tokyo. Kate Douglas aggiunge al suo programma, già composto dai 100 stile e dai 200 rana, i 200 misti.  Per vincere, ha rinunciato ai 50 stile libero, gara che avrebbe potuto vederla tra le protagoniste, ma ha nuotato il suo personale, avvicinando l’australiano kyle mckeown in cima alla classifica mondiale stagionale e all time. Il record mondiale appartiene all’ungherese  Katinka Hosszu, Katinka  ha tentato il rientro alle competizioni dopo il parto, nel tentativo di qualificarsi per la sua sesta olimpiade, ma al momento non con gli stessi risultati che furono di Dara Torres nel 2008, anche lei di ritorno al nuoto dopo la gravidanza, E’ vero distanze diverse per le due atlete, Katinka sta tentando il rientro nei 200 e 400 misti, la Torres fece suoi i 50 e i 100 stile libero, ma è anche vero che l’americana al tempo di anni ne aveva  41, katinka oggi ne ha 35. Sulla vittoria di Ledecky negli 800 stile libero non avevamo dubbi. Il tempo fatto registrare 8.14 è in linea però con quello nuotato in stagione da tutte le sue avversarie. Che lei non avesse bisogno di arrivare ai trials in forma per qualificarsi è dato di fatto, che lei sapesse che  i suoi 800 potrebbero essere gara non scontata a Parigi anche. Quest’anno katie ha perso in questa distanza per la prima volta  dal 2012, ha perso una gara dopo 12 anni di dominio incontrastato. A batterla è stata la stella canadese Summer Mcintosh in un meeting. Poco importa comunque il dove e il come quello che conta è che  Quali equilibri avrà mosso questo evento nella testa dell’americana lo scopriremo solo a Parigi. Al momento Ledecky vince, ma non mi convince.

Il secondo posto è stato di Paige Madden, già seconda nei 400. La storia di Paige parla di una ragazza che prima di Tokyo non pensava neppure di essere in grado di andare alle Olimpiadi per ritrovarsi dopo Tokyo con un argento al collo. Argento conquistato con la 4×200 stile libero.  Le medaglie però non definiscono chi sei, e non ti proteggono dai problemi di salute e così dopo mille vicissitudini che l’hanno portata prima in Inghilterra e poi riportata negli States, si è trasferita nell’ultimo anno da re mida Bob Bowman. Ed eccola qui con i suoi migliori tempi e la qualificazione per Parigi in due gare individuali. Se Bowman abbia la bacchetta magica o meno non è dato sapere , ma tutti quelli che si sono trasferiti nel suo gruppo, da Marchand a Kalisz a Regan Smith a Kos, solo per citarne alcuni, hanno radicalmente trasformato la propria carriera. Certo negli ultimi casi citati parliamo di grandissimi talenti, ma il caso di Paige dimostra che anche con talenti meno cristallini il suo tocco magico funziona. Il suo segreto? A sentire tutti il duro lavoro e un metodo che trasforma la mentalità degli atleti. Ai più curiosi consiglio il suo libro per saperne di più.

Dressel sembra essersi scrollato di dosso tutti i dubbi e le paure che lo avevano attanagliato nel ritorno alle competizioni. Le sue prime gare di quest’anno lo vedevano si sorridente, ma sempre lontano cronometricamente dal miglior Dressel. Dopo la vittoria nei 50, stanotte ha conquistato anche quella dei 100 df con 50.19. I migliori di quest’anno sono tutti attorno al limite dei 50 secondi e tra i migliori c’è di nuovo anche lui. Rimanendo nel delfino faccio un salto al di qua dell’oceano per fare i complimenti a Giacomo Carini che ieri al Settecolli ha conquistato il pass per Parigi migliorandosi di oltre otto decimi e nuotando un tempo che tre anni fa sarebbe valso un bronzo olimpico. Giacomo è l’esempio di come a volte,  un esclusione forse ingiusta, come fu la sua lo scorso anno dalla squadra di Fukuoka, possa trasformare mente e corpo per far raggiungere obiettivi prima quasi insperati.  Io Vi aspetto domani sempre su Sport 2 u per l’ultima giornata dei trials americani