Fonte: Instagram: giuliamurada https://www.instagram.com/p/DGLGgoUtz2-/?img_index=1

In un’atmosfera tipicamente nordica, con il freddo e il bianco della neve a fare da cornice spettacolare, si è conclusa a Tromsø, nel nord della Norvegia, la penultima tappa della Coppa del Mondo di sci alpinismo. Un evento che ha visto atleti da tutto il mondo confrontarsi sulle piste scandinave, ma che per l’Italia non ha regalato le soddisfazioni sperate, nonostante le positive aspettative create nelle competizioni precedenti.

La sfida femminile

Nel circuito femminile, le speranze italiane si sono infrante già in semifinale, con performance che, seppur valide, non sono state sufficienti per accedere alla lotta per i vertici. Giulia Murada, con il suo spirito combattivo, ha chiuso al terzo posto nel suo gruppo, una posizione che purtroppo non le ha aperto le porte della finale. A seguire, Katia Mascherona ha mostrato grinta e determinazione, ma anch’ella si è vista precludere l’accesso alla fase conclusiva della gara. Ilaria Veronese, per la sua parte, non è riuscita a migliorare la performance delle compagne, terminando sesta e chiudendo così il percorso delle italiane nella competizione.

La vittoria è stata appannaggio della francese Emily Harrop, che ha confermato il suo status di atleta di punta dello sci alpinismo internazionale, sopravanzando agguerrite avversarie come la svizzera Marianne Fatton e la connazionale Margot Ravinel. La competizione ha visto la partecipazione di atlete di alto livello, con Ana Alonso Rodriguez e le francesi Celia Perillat-Pessey e Lena Bonnel a completare l’elenco delle finaliste.

Il confronto maschile

Sul fronte maschile, la gara ha offerto momenti di grande sportività e competizione. Le speranze italiane erano riposte in particolare in Rocco Baldini e Nicolò Canclini, che hanno dato il massimo nelle rispettive batterie. Baldini si è distinto nella prima heat, mentre Canclini ha concluso al quinto posto nella quarta batteria, senza però riuscire a proseguire nella competizione.

Il podio ha visto una marcata presenza svizzera, con Thomas Bussard e Jon Kistler che hanno conquistato rispettivamente il primo e il secondo gradino, segno di una notevole supremazia nell’evento. A completare il quadro dei primi classificati, il belga Maximilien Drion Du Chapois, lottando strenuamente nonostante una penalità di 10 secondi, davanti allo spagnolo Oriol Cardona Coll, al francese Thibault Anselmet e all’iberico Ferrer Martinez.

Riflessioni conclusive

Quest’edizione della Coppa del Mondo di sci alpinismo a Tromsø ha messo in luce l’alto livello di competizione internazionale, con atleti che si sono impegnati al massimo delle loro possibilità in uno sport che richiede preparazione, tecnica e un grande spirito di sacrificio. Sebbene l’Italia non abbia raggiunto i risultati sperati, le prestazioni degli atleti hanno dimostrato impegno e passione, elementi fondamentali su cui costruire il futuro di questa disciplina nel nostro Paese. L’evento norvegese si conferma come un appuntamento cruciale nel panorama dello sci alpinismo mondiale, un momento di confronto indispensabile per misurare il proprio livello e aspirare a traguardi sempre più elevati.