Fonte: Instagram: atleticaitaliana https://www.instagram.com/p/DJeeTQ_s0bt/?img_index=1

L’ultima chiamata per il sogno mondiale si gioca in Asia. La staffetta 4×400 maschile italiana affronta una sfida cruciale a Guangzhou, in Cina, con l’obiettivo di garantirsi un posto ai prossimi Mondiali di atletica leggera che si terranno a Tokyo nel mese di settembre. Questa tappa rappresenta l’ultima opportunità per la nazionale azzurra di qualificarsi, con sei pass ancora disponibili per la competizione internazionale, distribuiti in due serie di gare.

La corsa contro il tempo e i rivali

La squadra italiana, pur avendo dimostrato tenacia e spirito di squadra, si è trovata di fronte una sfida rilevante sin dalle batterie. L’assenza di pezzi da novanta come Luca Sito, primatista italiano dei 400 metri, e Alessandro Sibilio, detentore del record nazionale dei 400 ostacoli, ha aggiunto ulteriori difficoltà. Tuttavia, grazie alle prestazioni di Edoardo Scotti e Vladimir Aceti, che hanno tracciato un avvio promettente con tempi di 45.71 e 45.62 rispettivamente, l’Italia ha mantenuto posizioni di rilievo insieme a squadre di alto calibro come Belgio, Gran Bretagna e Qatar.

Un finale ad alta tensione

Nonostante le difficoltà, gli azzurri non hanno mai abbassato la guardia. Riccardo Meli, con un tempo di 46.45, e Lorenzo Benati, che ha chiuso con 46.23, hanno lottato per mantenere la squadra in gioco fino all’ultimo metro. Il tentativo di Benati di recuperare nei confronti dell’atleta asiatico Ammar Yahia Ibrahim, che ha mostrato segni di cedimento sul rettilineo finale, ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso.

Un esito che chiama al riscatto

Nonostante l’impegno e la determinazione, l’Italia ha concluso al quarto posto con un tempo complessivo di 3:04.01, dietro a Belgio, Gran Bretagna e Qatar. Questo posizionamento non è stato sufficiente a garantire la qualificazione diretta ai Mondiali, riservata alle prime due squadre di ciascuna batteria. Le celebrazioni sono quindi andate a squadre come il Sudafrica, la Cina, il Botswana, il Portogallo, la Francia e il Kenya, che hanno saputo assicurarsi il loro posto per Tokyo.

Verso nuove sfide

Questo risultato non segna il termine del percorso per l’Italia, ma rappresenta piuttosto un incentivo a continuare a lavorare sodo in vista delle prossime competizioni. Il team azzurro ha dimostrato di possedere il talento e la resilienza necessari per competere ad altissimi livelli, e la strada verso i Mondiali di Tokyo è ancora aperta attraverso i ripescaggi. L’obiettivo è chiaro: raccogliere le lezioni apprese e tornare più forti, con la determinazione di chi sa che il sogno mondiale è ancora possibile.