PECHINO, Cina – Una vittoria di carattere, di nervi e di capitale importanza. Jasmine Paolini ha conquistato un successo fondamentale al WTA 500 di Pechino, accedendo ai quarti di finale e mantenendo vive, anzi, alimentando prepotentemente le sue ambizioni di qualificazione alle WTA Finals.
La tennista toscana ha superato la ceca Marie Bouzkova con il punteggio di 6−2,7−5 dopo un’ora e quarantacinque minuti di gioco. Ad attenderla ora ci sarà la testa di serie numero tre del torneo, l’americana Amanda Anisimova, reduce da una vera e propria battaglia vinta al terzo set contro Karolina Muchova.
La corsa alla storia: Rybakina nel mirino
Il successo su Bouzkova non vale solo i quarti di finale, ma ha un peso specifico enorme nella Race che assegna gli ultimi posti per le WTA Finals. Paolini, pur rimanendo al nono posto, ha ridotto il divario dalla kazaka Elena Rybakina a soli 65 punti.
Un eventuale approdo in semifinale a Pechino garantirebbe all’azzurra il sorpasso immediato, portandola per la prima volta nella zona di qualificazione. La stagione, tuttavia, è ancora lunga e ricca di chance: il prossimo WTA 1000 a Wuhan, insieme ai due WTA 500 di Ningbo e Tokyo prima delle Finals, promette di essere decisivo per definire la griglia finale.
Primo Set: Paolini solida, Bouzkova in difficoltà
Nonostante la vittoria in due set, la partita ha riservato momenti di grande tensione. L’inizio è stato subito impegnativo per l’italiana, costretta ad annullare una palla break nel game d’apertura grazie a un solido schema servizio-dritto.
La svolta del parziale è arrivata nel quarto gioco, quando Paolini si è procurata la prima palla break a seguito di un doppio fallo della ceca, sfruttandola subito dopo un errore di Bouzkova. L’americana ha avuto l’opportunità del contro-break, ma Paolini ha tenuto duro con una prima vincente, dimostrando lucidità nei momenti delicati. L’azzurra ha strappato nuovamente il servizio all’avversaria nell’ottavo game, chiudendo il primo set con un netto 6−2.
Secondo Set: il festival dei contro-break e la vittoria di volontà
Il secondo set è stato un turbinio di emozioni e ribaltamenti di fronte, con una performance al servizio altalenante da parte di Paolini, che ha perso il proprio turno di battuta ben tre volte.
La ceca ha aperto le danze strappando il servizio all’azzurra nel terzo game a causa di alcuni errori di Paolini, ma l’immediato contro-break di Paolini (grazie a un altro doppio fallo della ceca) ha ristabilito la parità. Il copione si è ripetuto quasi subito: Bouzkova è tornata avanti di un break (terza chance sfruttata) e Paolini ha replicato con l’ennesimo contro-break alla terza occasione, sfruttando un errore a rete dell’avversaria.
L’andamento frenetico non si è placato: Paolini ha subito il terzo break consecutivo, ma con grande tenacia ha piazzato un altro, l’ennesimo, contro-break per ricucire lo svantaggio. Il game chiave è stato il decimo, dove l’azzurra ha mancato due match point. La ceca si è salvata, ma la rimonta di Paolini è stata inarrestabile.
Nel dodicesimo game, la toscana si è procurata altri tre match point e, finalmente, ha chiuso l’incontro con un sofferto 7−5, staccando il prezioso biglietto per i quarti di finale.
Le statistiche riflettono la battaglia: Paolini ha vinto il 61.1% dei punti con la prima, ma ha sofferto con la seconda (38.5%). I cinque doppi falli di Bouzkova si sono rivelati decisivi nel concedere all’azzurra le chance di recupero necessarie. Ora l’attenzione si sposta su Anisimova, un ostacolo di altissimo livello sulla strada per la semifinale e il sogno delle Finals.
Il prossimo ostacolo: Amanda Anisimova
La sfida nei quarti contro Amanda Anisimova sarà un test durissimo. L’americana ha dimostrato grande resilienza, rimontando Karolina Muchova in un match di oltre due ore. Paolini dovrà necessariamente alzare la percentuale sulla seconda di servizio e ridurre i gratuiti se vuole superare la potenza dell’americana e avvicinare sempre più il traguardo delle WTA Finals.

