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Ma ENTRIAMO NEL VIVO e caliamoci nel periodo storico rievocato , il fine 400, andando subito a presentare quello che in Romagna è da sempre un punto fermo: la tavola ed il buon  cibo  senza il quale non si puo’ stare, ma rigorosamente rivisitato con ricette e cibi tipici dell’ epoca e degustato in scenografie realizzate in base a ricerche storiche su usi e costumi da  ogni rione, i cui proventi servono esclusivamente a migliorare la qualità della manifestazione, creando nuovi costumi , spettacoli e per la manutenzione degli strumenti, bandiere ed armi utilizzate per le sfilate storiche di questi giorni. I protagonisti? Gli uomini e le donne della Contrada del Ghetto, Rione Madonna delle Stuoie, Rione De’ Brozzi e Rione Cento .

Ma torniamo all’ evento scatenante tale rievocazione. Era il 13 marzo del 1471 quando il sontuoso corteo di Borso d’Este mentre si stava recando dal Papa per ricevere l’ imprimatur che gli avrebbe attribuito il titolo di Duca,  pernottò a Lugo. Dunque è proprio rievocando quanto fu fatto allora in onore del Signore d’ Este che si svolge ancora oggi il Palio della Contesa Estense Città di Lugo. Una importante attività non solo di ricerca delle proprie radici storiche, ma anche aggregazione per moltissimi giovani, con un indubbio valore educativo per la notevole disciplina e rigore tecnico richiesti a musici, sbandieratori, tiratori della fune e figuranti che si allenano lungo tutto l’ anno costantemente.

Le disfide tra i Rioni per il Palio degli Sbandieratori , dei Musici, la Soave creatura ed il palio della Caveja tutte assieme formano il Palio della Contesa Estense città di lugo.

E poi arriva l’atteso e  il fatidico giorno dove (  dopo aver sfilato tutti assieme per ben 14 giorni di rievocazioni e manifestazioni in un unico e corale corteo storico composto dai 4 rioni, brindato , cenato e realizzato vari spettacoli ed esibizioni in città) arriva Lei in piazza, l’ attesa  regina della manifestazione : La Caveja. Essa risveglia gli animi dei rionali e posta al centro della piazza su un apposito tavolo, darà vita ad una delle disfide più agguerrite ed originali poiche’ unica in Italia a colpi di muscoli, sudore, pece e tifo del pubblico astante. Una gara originalissima di tiro alla fune incrociato in contemporanea tra i 4 rioni della città. E’ arrivato il grande il giorno del Palio della Caveja .

Un giudice starter decreta ogni volta il via alla tirata con uno sparo in aria ed occhi ben puntati sul centro esatto del tavolo su cui è posto il perno della Caveja , coadiuvato dai giudici di bandiera che controllano il regolare svolgimento delle 6 tirate delle squadre degli atleti tiratori , che producono sforzi incredibili al comando ognuno di loro del loro Allenatore, detto ZARLATORE. Lui il vero conduttore in quei momenti faticosi e decisivi;  lui colui che detta i tempi del tiro, delle pause di attesa e della decisiva fase in cui si  produce lo sforzo maggiore per far cadere la Caveja dal proprio lato incassando la vittoria della sfida , una alla volta!

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